domenica 14 dicembre 2008

Poesie scelte da Giancarla Barbieri per Santa Lucia-La Festa della Luce 13 dicembre 2008

Prima la luce ci è apparsa fuori di noi, come Stella, e l’abbiamo seguita come seguiamo il Maestro, finché abbiamo riconosciuto che quella luce viene da noi. Ognuno di noi ha dentro di sé il proprio Maestro - scintilla divina- che ci arde dentro. (Tullio Castellani)

Una per una taglia
le vecchie corde,
e rinnova il liuto.
È finita la fiera:
comincerà la festa della sera.
È ora di cantare
l’ultimo canto.
Rinnova il liuto.
Apri la porta del tuo cuore
verso il buio del cielo
Rinnova il liuto.
Apri la porta del tuo cuore
verso il buio del cielo
e fa entrare in casa
il silenzio dei cieli.
Finiscano i canti
che hai cantato sino ad oggi
e dimentica
il tuo strumento.
Rinnova il liuto
(R.Tagore)

S’è addormentato il mio cuore?
No, che il mio cuore non dorme.
Il mio cuore è desto, è desto.
Né dorme, né sogna, guarda,
i limpidi occhi aperti,
segnali lontani e ascolta
in riva al grande silenzio.
(Antonio Machado)

Una poesia è un fiore che offri alla gente.
Anche uno sguardo comprensivo, un sorriso,
un’azione piena di gentilezza amorevole,
sono fiori che sbocciano sull’albero
della presenza mentale e della concentrazione.
(Thich Nhat Hanh)

Laggiù voglio andare; d’ora in avanti
avrò fiducia in me stesso e nel mio braccio.
Il mare è aperto; nell’azzurro
vaga la mia nave genovese.
Tutto a me splende sempre più nuovo,
il meriggio dorme nello spazio e sul tempo;
solo il tuo occhio enorme
mi fissa, o infinità.
(Friedrich Nietzsche)

In ricordo di George BrechtIn

George Brecht

(27 agosto 1926 - 5 dicembre 2008)


Salve Amici Fluxus

questa é una piccola newsletter

per George Brecht

che ci ha appena lasciato

George Brecht é l'artista

la cui attitudine verso l'arte

mi ha fatto pensare

ha cambiato la mia mente

e in altre parole mi ha influenzato di più al mondo

Nel 1962

io ero interessato ai limiti dell'arte

avevo incontrato Yves Klein (il monocromo)

Manzoni (la merda in arte)

e conoscevo il ready-made di Duchamp

così quando nel 1962 a Londra Maciunas

mi disse:

c'é qualcuno a New York chiamato George Brecht

il cui lavoro evidenzia il limite nell'arte

chiesi: che cosa fa?

Maciunas rispose:

batte le palpebre o ti stringe la mano o chiude una porta.

o magari lascia una sedia in un angolo

tu non puoi dire se é un lavoro d'arte o soltanto una sedia

ricordo di essere stato preso così in contropiede

da decidere di andare a New York

per incontrare questo incredibile George Brecht

cosa che feci

nel 1964 lo incontrai in Canal Street

c'era un concerto nel loft di Maciunas

Brecht arrivò

sedette al piano

si spensero le luci

nel buio Brecht lasciò il piano

quando la luce si riaccese

il piano era solo

Brecht se ne era andato

A quel tempo come ora

era mia abitudine paragonare e classificare quanto vedevo

misi Brecht davanti a tutti con Duchamp e Cage

i tre capofila

molto avanti a tutti gli altri Pop,

nuovi realisti, poveristi ecc.

Perché? Gli altri paragonati a Brecht

sono soltanto decorazione e ego

una semplice sedia bianca contro il muro, vicino alla porta,

nella mia cucina quindi penso:

questo é George Brecht

riduce tutti gli altri lavori d'arte sulla parete,

a mera decorazione estetica.

MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?

perché credo che - come Robin Page ha detto -

egli sia l'unico uomo che può camminare sulla neve senza lasciare tracce.

PERCHE' CONSIDERO GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?

Perché

"Water Yam", il lavoro più importante di Brecht, contiene "eventi"

e l'evento di Brecht é una specie di linea di frontiera tra arte e vita

semplicità, dettagli, ecc. in arte

MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?

Perché

Nel 1961 alla Martha Jackson Gallery di New York

c'era una mostra con tutti gli artisti Pop del tempo e Brecht, un tavolo, due sedie,

un mazzo di carte il suo pezzo fu quasi ignorato ma 40 anni più tardi vediamo che

esso contiene rotture e non variazioni

Perché considero George Brecht così importante?

MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?

Perché quando 30 anni più tardi il Museo Beaubourg decise di acquistare un lavoro

di Brecht le sue istruzioni furono di andare al BHV (negozio al dettaglio) o in

qualsiasi altro negozio, comprare un attaccapanni e un cappotto di incerata rossa e

sistemarli da qualche parte nel museo

MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?

Perché la sua attitudine verso l'arte non contiene il classico dualismo

Arte ego

Ma anzi direi che trae il massimo nell'eliminare questo punto

PER SAPERE DI PIU' SUL PERCHE' CONSIDERO GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?

andate sul mio sito e cliccate sulla lingua fluxus in http://www.ben-vautier.com/

GEORGE BRECHT IO MI RICORDO

IO MI RICORDO

George e Filliou che aprono la Cédille qui sourit

e quando ho fatto una mostra hanno chiuso la porta e messo un avviso: siamo al bar

IO MI RICORDO

George che mi dice "Tu puoi mostrare la sedia Water Yam

Mettendo due pagnotte su di essa e mandandomi 900 euro"

IO MI RICORDO

il giorno in cui un gallerista venne per incontrarlo a Villefranche

egli sparì e nessuno poté trovarlo

IO MI RICORDO

del suo "ne voglio cinque" e ricordo che gli avevo offerto la collezione completa

dopo che aveva detto che amava molto Sant'Antonio

e che io non capivo come si potesse amare Sant'Antonio

il cui gergo mi é sempre sembrato insormontabile

IO MI RICORDO

che mi aveva detto che le lingue e la differenza sono le spezie del mondo

IO MI RICORDO

un giorno che gli dicevo che dimentico

le mie idee migliori lui mi ha detto: se hai 19 idee

e ne ricordi una sola, questa é quella buona

IO MI RICORDO

Mi ha detto un giorno: Robert e io, la nostra vita non cambierà

molto, ma se un giorno mi dicessero che hai un bordello a Bangkok

non mi stupirei

IO MI RICORDO (Annie)

del sorriso di George quell'estate del '67

con Donna che faceva delle collane importabili,

Marianne che cucinava,

Marcelle che veniva alla spiaggia con me

e Robert che aveva l'aria di dominare tutto questo, con piacere

talvolta zen, poeta, angosciato, gioioso

IO MI RICORDO (Annie)

che quando ci ripenso li vedevo felici

benché la loro vita fosse complicata fatta

d'incertezza e di mancanza di denaro

tuttavia quelle che resta nel mio ricordo

sono i loro sorrisi e il loro modo leggero di prendere le cose pesanti

IO MI RICORDO (Annie)

che preferivo Robert a George, che passava

velocemente dalla dolcezza di un angelo alla durezza dell'acciaio

IO MI RICORDO

di essermi posto molte domande a proposito di George Brecht

e soprattutto questa: era veramente immerso nella sofferenza dell'arte?

Io non ho mai saputo definire il suo ego come definisco,

per esempio, l'ego di Venet che é eclatante

PER RIASUMERE

Quello che mi affascinava in George,

era il suo atteggiamento nei confronti dell'arte,

il suo modo di rifiutare le mostre,

la sua arte é la più semplice,

con un niente lui fa arte,

un vetro trasparente, un battere dell'occhio.

Metto Brecht

subito dopo Marcel Duchamp e Cage.

Quando un giorno ho detto a Brecht: "tu sei il primo", mi ha risposto: "no, cerco di

essere il diciannovesimo, é più difficile calcolarlo esattamente".

E', secondo me, il più grande artista d'arte contemporanea ancora in vita.

A voi scoprire perché.

BEN VAUTIER

New York: vendemmie italiane

New York 12 dicembre 2008

Cari Amici Italiani,

Vi scrivo da una New York che trema da tante notizie e scosse sociali e politiche. Ma qui aspettiamo con ottimismo l'alba dell'era Obama. Lui diventa presidente il 20 gennaio a mezzogiorno e proprio una settimana dopo sono il relatore ad un convegno internazionale che si terrà a New York sul vino italiano. Il mio soggetto è la Vendemmia 2008. Siccome questa seduta (a prima colazione, alle 8h --impossibile) sarà la prima dell'intero convegno, devo essere più che bravo. Perciò, vi scrivo per sollecitare le vostre opinioni e reazioni alla mia domanda, "Com'è andata la vendemmia del 2008. Che futuro prevedi per i vini di quest'anno?"

Quando faccio la mia presentazione, includerò un insieme delle vostre opinioni. Se volete che io non ti nomino insieme alla tua opinione, basta dirmi. Le regioni che fanno gli sponsor di questa conferenza sono l'Abruzzo, la Calabria, la Lombardia, la Toscana, il Veneto, più il consorzio del Brunello di Montalcino. Però, è la mia intenzione di parlare di tutte le regioni.

Mi accorgo che scrivo non solo ad amici nel mondo del vino ma anche amici intenditori che amano bere il buon vino e sono fieri della tradizione in Italia. E' anche un modo per me di salutarti e mandare gli auguri per un buon Natale ed un 2009 nel quale i nostri sogni più forti siano tutti realizzati.

Puoi prendere un po’ di tempo e mandarmi qualche riga sui tuoi pensieri della vendemmia 2008, sia nella tua regione che in altre che ti interessano.


Programma totale: http://www.italianmade.com/vino2009/program.newyork.cfm

NEW YORK - Monday, January 26th
5:00pm The Waldorf Astoria Hotel, Empire Room
Press Conference Introducing VINO 2009 - Italian Wine Week
Welcome/Greetings by Aniello Musella, Trade Commissioner and North America Area Director
Proclamation of Italian Wine Week by the representative of the Mayor of the City of New York
6:00pm The Waldorf Astoria Hotel, Empire Room
Reception Inaugural Welcome Reception
Tasting of Italian premium sparkling wines.

NEW YORK - Tuesday, January 27th
8:00am The Waldorf Astoria Hotel, Hilton Room
Breakfast The 2008 Vintage in Italy
Speaker: Fred Plotkin, Author and journalist
Panelists: Giuseppe Martelli, President Assoenologi
Darrell Corti, Corti Brothers, Sacramento
Davide Pinzolo, Marketing Winebow


Cari Saluti da Fred a New York,

Fred Ploktin


Pieve Ligure: 13 dicembre 2008

Caro Fred,


che piacere leggerti. Sei sempre un vulcano di attività. Qui piove orami dai primi di ottobre e si sono abbatuti su tutta la Liguria, pioggia, neve, venti fortissimi provocando grandi disastri. Non aver aderito al Protocollo di Kyoto da parte di Bush e dei suoi amici leggi Berluscono ha provocato un cambiamento radicale del clima anche qui in Liguria. Che tu sai essere mite. Questo problema si è riverberato negativamente su tutta l'agricoltura. Vendemmia compresa. Anche se i la produzione vinicola ligure non è particolarmente cosistente. La vendemmi pare sia stata abbastanza buona così la qualità dei vini prodotti. Forse c'è qualche problema per lo Sciacchetrà che richiede molto sole.

Ti segnalo che ci sarà un aumento consistente della produzione del vino di Coronata, collina nel cuore di Genova, in quanto l'intera area è stata affidat ad un buon produttore che la sta valorizzando. Se vuoi saperne di più contatta Daniela Bernini di Recco che ne pura le pubbliche relazion (daniela@dimensioneriviera.it).

Fai pure l'uso che vuoi di quanto ti ho scritto citando il mio nome.

Questa sera c'è una cena per Santa Lucia a casa mia con molti amici compresa Margherita. Peccato che tu non sia con noi,

Un abbraccio,

Pietro


New York: 14 dicembre 2008

Caro Pietro,

sei il primo a rispondermi e ti ringrazio. Essendo della Liguria, conta di più.

Anche qui negli USA il tempo e' strano. Ha nevicato molto (e stranamente) a New Orleans e c'erano piogge fortissime in tutto il Paese. Lincoln Center a New York assomigliava Piazza San Marco a Venezia durante le recenti acque alte.

Ora qui gli USA sono impazziti. L'economia (Bushiana, dobbiamo ricordare) e' in un crollo mai visto. Obama ha davanti a se delle sfide grandissimi. Io sono convinto che ha la capacità di migliorare la situazione ma ci richiede una sforza e voglia enorme per risanare la nazione. Io sto cercando di andare avanti, facendo lavori di tanti tipi che m’interessano e che anche danno un senso di speranza, illuminazione e piacere ad altri. Ad esempio, a New York University sto facendo una serie di conferenze sull'Opera italiana. La prossima, questo martedì, e' su Puccini (il quale compie i 150 anni il 22 dic).

Mi piacerebbe essere con voi stasera. Salutami a tutti. Margherita aveva il suo compleanno due giorni fa.

Un abbraccio,

Fred

venerdì 7 novembre 2008

Ecuador: Reserva Ecologica Pachijal

Buongiorno Pietro,


ti scrivo dietro suggerimento di un amico comune, Fabio Tonelli, per segnalarti il nostro Lodge, Reserva Ecologica Pachijal, ubicato a Mindo, Ecuador. L’abbiamo realizzato io ed il mio amico Pierre, italiano anche lui, e magari potrebbe interessarti menzionarlo nella tua guida. Sapendo che normalmente si menziona quel che si conosce di persona, già da ora considerati nostro ospite qualora ti dovesse capitare di passare da quelle parti.

Con l’occasione ti segnalo che nell’ambito della nostra attività di tour operator locali stiamo anche promozionando un tour, lo abbiamo chiamato Un Collage di Ecuador Andino e Tropicale, che fra le sue caratteristiche ha anche quella di promuovere il Turismo Comunitario presso la comunità afro-ecuatoriana di Playa de Oro, sul Rio Santiago, nella provincia di Esmeraldas. Un luogo incantevole, abitato da gente squisita, il nostro intento è quello di aiutarli a conservarlo tramite le pratiche dell’Ecoturismo.

Naturalmente sono a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione.

Ecco l’indirizzo del nostro sito: www.pachijalreserve.com

Un caro saluto,

Renato


Info: Renato Gregorini
Reserva Ecologica Pachijal
info@pachijalreserve.com

domenica 26 ottobre 2008

Consigli per il Costa Rica

Torino: 20 ottobre 2008

Buongiorno Tarallo,

le avevo scritto un po di tempo fa riguardo il Perù. Ora mi rifaccio viva per chiederle un consiglio. Innanzitutto le dico che ho già comprato la sua guida sul Centroamerica, ma mi piacerebbe che lei desse uno sguardo al programma del mio prossimo viaggio in quel paese.

Vorrei sapere, secondo la sua esperienza, se le sembra abbastanza completo o se ha dei consigli da darmi per modificare o aggiungere qualcosa. Tenga presente che è un programma abbastanza personalizzato quindi posso modificarlo, se ne vale la pena....

La ringrazio infinitamente per il tempo che mi dedicherà.

Cordiali saluti,

Mara Dellavalle


Cara Mara,

è proprio una giramondo. In Perù c'è stata?

Il programma del Costa Rica mi pare ben articolato. Le segnalo alcuni suggerimenti nel caso avesse più tempo e potesse allungare il suo soggiorno. Maggiori informazioni le troverà nelle pagine della mia guida.

Corcovado-Sierpe
Qui Benedetto Wallnöfer ha aperto nella sua accogliente casa alcuni bungalow per pochi ospiti che fanno parte dell'Hotel Veragua River House. Se ci va me lo saluti molto da parte mia.
San Josè
Teatro: al piano terra c'è un romantico caffè. Vicino si trova il Museo dell'Oro da vedere assolutamente.
Tortuguero
Piove quasi sempre. Si porti una mantella cerata per proteggersi dalla pioggia.
Mancano
La penisola di Nocoya, con le sue località marine e le sue spiagge infinite.
La costa centrale sul Pacifico, con il parco Manuel Antonio.

Mi faccia sapere se ci va e se troverà delle cose interessanti che non menziono nella guida.

Se poi a Natale volesse fare un regalo utile invie qualche euro a Care & Share, che si occupa di bambini indiani abbandonati, di cui segnalo l'operato nel mio sito.

Buon viaggio,

Pietro Tarallo



IL PROGRAMMA
PREVENTIVO DI VIAGGIO
Giorno 1: 9/2 Torino - Madrid - San Jose
in prima mattinata voli Iberia Torino Caselle - Madrid - San Jose de Costa Rica / pasti e film a bordo / accoglienza e trasferimento in hotel / pernottamento con prima colazione
Giorno 2: 10/2 San Jose - Corcovado
in prima mattinata trasferimento in aeroporto per volo Sansa San Jose - Palmar Sur / trasferimento a Sierpe con proseguimento in barca sino al lodge / pranzo /pomeriggio libero / pernottamento con cena e prima colazione
Giorno 3: 11/2 Corcovado
partenza in barca per l'Isola del Caño: visita dell'isola e possibilità di diving (a pagamento) / pranzo al sacco / pernottamento in lodge con cena e prima colazione
Giorno 4: 12/2 Corcovado
giornata di escursione al Parco Nazionale del Corcovado / su richiesta: da pagare in loco escursione per avvistamento delfini / pernottamento in lodge con cena e prima colazione
Giorno 5: 13/2 Corcovado - San Jose
in mattinata trasferimento in aeroporto a Sierpe per volo Sansa Palmar Sur - San Jose / accoglienza e trasferimento in hotel / nel pomeriggio visita guidata “coffè tour” / pernottamento con prima colazione
Giorno 6: 14/2 San Jose - Irazu - San Jose
in mattinata trasferimento per visita al vulcano Irazu - conosciuto per essere il vulcano più alto del Costa Rica con i suoi 3400 mt ed il suo paesaggio lunare / proseguimento per la valle dell'Orosi / pranzo / nel pomeriggio visita dell'affascinante giardino Lankester dove si possono ammirare le varie tipologie di orchidee / visita della cattedrale di Cartago / rientro a San Jose / pernottamento con prima colazione
Giorno 7: 15/2 San Jose - Poas - La Paz - San Jose
giornata dedicata alla visita del vulcano attivo Poas conosciuto per il suo enorme cratere con gayser e della laguna verde nelle vicinanze del cratere / pranzo / proseguimento per la visita ai giardini La Paz dove si potrenno ammirare svariate specie di volatini, colibri, farfalle ed alcune tra le più spettacolari cascate del paese / rientro a San Jose / pernottamento con prima colazione
Giorno 8: 16/2 San Jose - Tortuguero
in mattinata trasferimento al Tortuguero / giornata di visita guidata al Parco Nazionale di Tortuguero con la sua foresta pluviale ricca di biodiversità: navigazione attraverso i Canali di Tortuguero / pranzo tipico / nel pomeriggio visita del museo, della spiaggia e della cittadina / pernottamento in lodge con cena e prima colazione
Giorno 9: 17/2 Tortuguero
giornata di visita-trekking-navigazione lungo i canali per osservare la fauna (scimmie urlatrici e dalla faccia bianca, coccodrilli, bradipi, tucani, rane rosse, ecc.) e la flora della foresta in un ambiente di ben 11 tipi differenti di habitat naturali / pernottamento in lodge in pensione completa
Giorno 10: 18/2 Tortuguero - Arenal
in mattinata trasferimento in barca e pulman nella zona di San Carlos, celebre per lo spettacolare paesaggio offerto dalle sue lagune, sorgenti termali, piantagioni ed il vulcano piu' attivo del paese: l'Arenal / pranzo al sacco / pernottamento in hotel con prima colazione
Giorno 11: 19/2 Arenal
in mattinata passeggiata tra ben 15 ponti sospesi nella foresta / nel pomeriggio bagno rigenerante nelle acque termali / cena / pernottamento in hotel con prima colazione
Giorno 12: 20/2 Arenal - Monteverde
in mattinata trasferimento in shuttle alla Riserva Biologica di Monteverde / pernottamento in hotel con prima colazione
Giorno 13: 21/2 Monteverde
in mattinata canopy (adrenalina allo stato puro!) / nel pomeriggio consigliata l'escursione della Riserva Biologica di Monteverde: visita del farfallario e del bosco nuvoloso che presenta oltre 400 specie di uccelli, tra cui il celebre Quetzal, 100 tipi di mammiferi e oltre 2500 piante (trasferimento da/ per riserva e farfallario liberi) / pernottamento in hotel con prima colazione
Giorno 14: 22/2 Monteverde - San Jose
in mattinata trasferimento in shuttle a San Jose / pernottamento in hotel con prima colazione
Giorno 15: 23/2 San Jose - Madrid
mattinata a disposizione / nel pomeriggio trasferimento in privato all'aeroporto di Juan Santamaria per imbarcarsi sul volo Iberia San Jose - Madrid / pasti, film e pernottamento a bordo
Giorno 16: 24/2 Madrid - Torino
volo Iberia Madrid - Torino Caselle

mercoledì 15 ottobre 2008

Intervista apparsa su Mentelocale

Ipermappe: itinerari liguri del sacro

di Marianna Norese

GENOVA, 30 SETTEMBRE 2008

ABALibri è una nuova casa editrice, che nasce come costola di ABA Comunicazione, autrice della ormai ventennale Agenda della Comunicazione, punto di riferimento per gli addetti del settore.
Si tratta di una piccola realtà locale che adotta la politica dei bassi costi, allo scopo di far accedere ai prodotti editoriali più persone possibili.

«In questo momento di grave crisi economica e di oligopolio da parte delle grandi case editrici, la ABALibri propone collane abbordabili (ogni volume al costo di 5 Eu, n.d.r.)», commenta il giornalista Pietro Tarallo, uno dei curatori delle Ipermappe. «È un nuovo format, depositato dalla ABALibri, che si discosta dal tradizionale libro più cartina - spiega invece Carla Scarsi, direttore editoriale -. È una forma grafica innovativa che, nel formato pieghevole della cartina 70x100, contiene l’equivalente di 64 pagine di contenuto».
«Abbiamo fatto una grande opera di sintesi, mantenendo la qualità delle informazioni, che sono state verificate sul campo», aggiunge Tarallo, responsabile della sezione contenutistica delle Ipermappe, e già autore nel 1994 della premiata Guida ai monasteri (Piemme Editore) con un totale di 250mila copie vendute. Data l’impostazione del format le Ipermappe nascono da un lavoro di equipe insieme con il cartografo Giorgio Mazzarello e la consulenza storico-religiosa di Luciano Venzano.

I primi tre volumi, usciti lo scorso agosto, sono dedicati al sacro, toccando i punti di eccellenza della Regione. Il primo è Sulle orme dei pellegrini: «esistono pellegrinaggi da Luni fino a Ventimiglia, lungo l’antica via Aurelia, da cui un tempo passava anche il cammino di Santiago. Durante il pellegrinaggio ci si fermava sotto il loggiato della chiesa di Levanto, dove ancora è presente la conchiglia, simbolo che accompagna tutto il cammino. Anche la famosa Via Francigena sfiora la nostra regione. Accanto ai cammini rinomati, tuttavia, trovano spazio i cammini minori «la ricerca storica ci ha portato a segnalare anche i tanti cammini che si sviluppano perpendicolari alla costa».
Le vie dei Portatori di Cristo è il secondo volume: «la Liguria è la sede principale nel mondo delle confraternite dei portatori di Cristo», afferma Carla. «Molti giovani ancora oggi aderiscono alle confraternite. I Cristi sono capolavori d’arte, così come i costumi dei portatori: a Zoagli e Lorsica si mantiene viva la tradizione dei tessitori», aggiunge Pietro.
I luoghi dello spirito è dedicato, invece, agli itinerari che hanno come meta abbazie, conventi, santuari e monasteri: «due esempi sono da citare: uno al femminile a Sanremo, Boschetto, costruito da Gio Ponti negli anni Cinquanta, dove le monache confezionano buonissime marmellate e gelatine di frutta. Per la ricerca interiore e la meditazione, invece, è da visitare l’Eremo del deserto sopra Varazze, con la speranza che non venga invaso».

A novembre è in uscita il quarto volume dedicato al Natale: «il nostro Natale - precisa Carla - con le tradizioni liguri, i presepi e i mercatini». A gennaio sarà la volta della quinta uscita sulle Grandi feste della spiritualità in Liguria.
La collana non si esaurisce qui. Il progetto andrà avanti abbracciando anche l’ambito profano con ipermappe dedicate allo sport, all’enogastronomia e alla natura disegnata dei giardini e dei parchi.

Altra creatura di ABALibri in prossima uscita è la nuova collana dei FondaMentali, che raccoglie una piccola manualistica con titoli specifici. I primi due volumi, curati da Amedeo Benedetti, sono dedicati al linguaggio burocratico e a quello bancario (quest’ultimo già acquistato dalla Carige): «il taglio è leggero e permette una lettura facile, assecondando la richiesta da parte dei Ministeri di semplificazione e chiarezza».
Carla, da anni impegnata nel supportare la categoria delle mamme (responsabile dal 2002 delle relazioni esterne de La Leche League per il supporto e l’assistenza delle mamme con problemi di allattamento) è autrice del terzo volume Aiuto mi sento mamma: «ognuna ha bisogno di una spinta per recuperare la propria strada. Il messaggio sembra quello che non ci dobbiamo preoccupare: durante il parto ci sono i medici, poi gli insegnanti a scuola. C’è sempre qualcuno che si prende cura dei nostri figli, ma non basta: tutte siamo capaci di essere madri. Sembra reazionario il recupero dell’istinto materno, ma in realtà dobbiamo farcene una medaglietta».

Intervista apparsa su Mentelocale

Ipermappe: itinerari liguri del sacro

di Marianna Norese

GENOVA, 30 SETTEMBRE 2008

ABALibri è una nuova casa editrice, che nasce come costola di ABA Comunicazione, autrice della ormai ventennale Agenda della Comunicazione, punto di riferimento per gli addetti del settore.
Si tratta di una piccola realtà locale che adotta la politica dei bassi costi, allo scopo di far accedere ai prodotti editoriali più persone possibili.

«In questo momento di grave crisi economica e di oligopolio da parte delle grandi case editrici, la ABALibri propone collane abbordabili (ogni volume al costo di 5 Eu, n.d.r.)», commenta il giornalista Pietro Tarallo, uno dei curatori delle Ipermappe. «È un nuovo format, depositato dalla ABALibri, che si discosta dal tradizionale libro più cartina - spiega invece Carla Scarsi, direttore editoriale -. È una forma grafica innovativa che, nel formato pieghevole della cartina 70x100, contiene l’equivalente di 64 pagine di contenuto».
«Abbiamo fatto una grande opera di sintesi, mantenendo la qualità delle informazioni, che sono state verificate sul campo», aggiunge Tarallo, responsabile della sezione contenutistica delle Ipermappe, e già autore nel 1994 della premiata Guida ai monasteri (Piemme Editore) con un totale di 250mila copie vendute. Data l’impostazione del format le Ipermappe nascono da un lavoro di equipe insieme con il cartografo Giorgio Mazzarello e la consulenza storico-religiosa di Luciano Venzano.

I primi tre volumi, usciti lo scorso agosto, sono dedicati al sacro, toccando i punti di eccellenza della Regione. Il primo è Sulle orme dei pellegrini: «esistono pellegrinaggi da Luni fino a Ventimiglia, lungo l’antica via Aurelia, da cui un tempo passava anche il cammino di Santiago. Durante il pellegrinaggio ci si fermava sotto il loggiato della chiesa di Levanto, dove ancora è presente la conchiglia, simbolo che accompagna tutto il cammino. Anche la famosa Via Francigena sfiora la nostra regione. Accanto ai cammini rinomati, tuttavia, trovano spazio i cammini minori «la ricerca storica ci ha portato a segnalare anche i tanti cammini che si sviluppano perpendicolari alla costa».
Le vie dei Portatori di Cristo è il secondo volume: «la Liguria è la sede principale nel mondo delle confraternite dei portatori di Cristo», afferma Carla. «Molti giovani ancora oggi aderiscono alle confraternite. I Cristi sono capolavori d’arte, così come i costumi dei portatori: a Zoagli e Lorsica si mantiene viva la tradizione dei tessitori», aggiunge Pietro.
I luoghi dello spirito è dedicato, invece, agli itinerari che hanno come meta abbazie, conventi, santuari e monasteri: «due esempi sono da citare: uno al femminile a Sanremo, Boschetto, costruito da Gio Ponti negli anni Cinquanta, dove le monache confezionano buonissime marmellate e gelatine di frutta. Per la ricerca interiore e la meditazione, invece, è da visitare l’Eremo del deserto sopra Varazze, con la speranza che non venga invaso».

A novembre è in uscita il quarto volume dedicato al Natale: «il nostro Natale - precisa Carla - con le tradizioni liguri, i presepi e i mercatini». A gennaio sarà la volta della quinta uscita sulle Grandi feste della spiritualità in Liguria.
La collana non si esaurisce qui. Il progetto andrà avanti abbracciando anche l’ambito profano con ipermappe dedicate allo sport, all’enogastronomia e alla natura disegnata dei giardini e dei parchi.

Altra creatura di ABALibri in prossima uscita è la nuova collana dei FondaMentali, che raccoglie una piccola manualistica con titoli specifici. I primi due volumi, curati da Amedeo Benedetti, sono dedicati al linguaggio burocratico e a quello bancario (quest’ultimo già acquistato dalla Carige): «il taglio è leggero e permette una lettura facile, assecondando la richiesta da parte dei Ministeri di semplificazione e chiarezza».
Carla, da anni impegnata nel supportare la categoria delle mamme (responsabile dal 2002 delle relazioni esterne de La Leche League per il supporto e l’assistenza delle mamme con problemi di allattamento) è autrice del terzo volume Aiuto mi sento mamma: «ognuna ha bisogno di una spinta per recuperare la propria strada. Il messaggio sembra quello che non ci dobbiamo preoccupare: durante il parto ci sono i medici, poi gli insegnanti a scuola. C’è sempre qualcuno che si prende cura dei nostri figli, ma non basta: tutte siamo capaci di essere madri. Sembra reazionario il recupero dell’istinto materno, ma in realtà dobbiamo farcene una medaglietta».

Un viaggio nel disastro della scuola italiana

La scuola, ieri, oggi, domani


«Facciamo l'ipotesi,
così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, a impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. E allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: - rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. - attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico! Quest'ultimo è il metodo più pericoloso, la fase più pericolosa di tutta l'operazione [...]. Questo dunque è il punto, è il punto più pericoloso del metodo. Denaro di tutti i cittadini, di tutti i contribuenti, di tutti i credenti nelle diverse religioni, di tutti gli appartenenti ai diversi partiti, che invece viene destinato ad alimentare le scuole di una sola religione, di una sola setta, di un solo partito».
Era Piero Calamandrei. Era il 1950. Erano parole. O - più precisamente - era una profezia.


Parole profetiche che riguardano la situazione border line di oggi. Agghiacciante.

Grazie Betta per avermele inviate. Le ho condivise subito con altre persone.

Pietro

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Dalla Thailandia alla Cambogia

16 ottobre 2008

Salve Pietro!

Sono Walter il ragazzo che deve andare in Indocina; ti ho scritto poco tempo fa, per chiederti qualche consiglio e tu sei stato così gentile da accogliere la mia richiesta e rispondermi.

Oggi vedendo le notizie su internet leggo che ci sono stati scontri tra l'esercito thailandese e quello cambogiano, non ti nascondo la mia preoccupazione. Dovrei partire tra due settimane arrivare a Bangkok, poi le mie intenzioni erano di andare nel nord della Thailandia e da li passare in Laos, scendere il Mekong fino a Phnom Penh, rientrare in Thailandia e riprendere da Bangkok l'aereo per Roma.

Ora visto la situazione attuale è troppo rischioso il mio viaggio?

Walter


Caro Walter,

non credo. Sono scontri di frontiera legati a questioni locali e in zone poco battute dai turisti. Comunque di poca entità. Mi pare che tu abbia un programma che non ti poterà in quella zona. Quando sari in Laos non dimenticare di andare alla Piana delle Giare. E' un luogo magico e poco noto.
Credo sia uscito un bel reportage sul Laos sul numero di ottobre di Tuttoturismo, con un mio pezzo. Forse ti potrà essere utile.
Comunque nelle mie guide di Thailandia e Laos troverai indicati gli indirizzi e mail di tour operator locali che ti potranno dare notizie più fresche ed aggiornate delle mie. Mi riferisco alla Orientours.

Buon viaggio,

Pietro Tarallo

Da Torino al Vietnam

Torino: 8 ottobre 2008

Caro sig. Pietro,

ho in programma un viaggio in Vietnam, quindi sono partita alla ricerca di una guida e la scelta è caduta sulla Ulysse Moizzi. Complimenti, è fatta molto bene ed è un vero piacere leggerla.
Io non sono una viaggiatrice fai da te, quindi parteciperò ad un tour organizzato. Inoltre non ho esperienza recente di viaggi di questo tipo e vorrei da lei alcuni consigli.
Il viaggio si svolgerà dal 18 al 29 novembre e l´itinerario sarà il seguente: arrivo ad Hanoi, poi Halong Bay con pernottamente a bordo di una giunca. Viaggio in treno per Lao Cai, escursione ai villaggi di Ta Van e Cat Cat. Sapa, Bac Ha e ritorno ad Hanoi in treno. Partenza per Hue in aereo, poi Hoi An, Saigon, Cai Be con crociera sul Mekong con visita a mercato galleggiante, giardino bonsai e piantagione di frutta. Proseguimento crociera fino a Vinh Long. Ritorno a Saigon e volo verso Kuala Lumpur.
Per l´aspetto sanitario all´Ufficio vaccinazioni di Torino mi hanno consigliato l´antitetanica, il vaccino contro l´epatite A e la profilassi contro il tifo. Sono sufficienti?
Per quanto riguarda il clima quali temperature potrò trovare? Per l’abbigliamento ho letto attentamente i suoi consigli che forse sono adatti a viaggiatori più avventurosi, anche se credo possano valere anche per me. Cosa mettere assolutamente in valigia e soprattutto cosa evitare?
E' necessario un adattatore di corrente?
Continuo la lettura, complimenti ancora e grazie se avrà il tempo di rispondere ad una viaggiatrice un po´ sprovveduta.
Cordiali saluti,

Paola Bergese


Cara Paola,

grazie per le sue lusinghiere parole. Mi auguro che la guida le sia utile e sia un’affettuosa compagna del suo viaggio che se anche fatto in gruppo e comunque interessante. Certo, mancano molte località importanti come Huè. Ma può sempre tornare per approfondire.

Le vaccinazioni vanno bene quelle che le hanno consigliato. Che sono sempre cautelative. Faccia attenzione a quello che mangia. Ossia solo cibi cotti e bevande sigillate, frutta da sbucciare e niente gelati e ghiaccio.

Clima tendente ala caldo, tranne al nord dove la sera la temperatura scende. Per cui vanno bene vestiti informali, comodi, di cotone e un golf o una giacca a vento. Un buon e comodo paio di scarpe per camminare bene. Se le manca qualche cosa ci sono molti negozi di moda ad Hanoi e a Saigon dove comprare vestiti locali rivisitati con il gusto occidentale.
Non si carichi di pesi inutili. Meglio una valigia leggera da trasportare facilmente e senza fatica.

Si, mi pare che occorra l’adattatore di corrente. Ma non ne sono sicuro. Può telefonare all’istituto culturale del Vietnam che c’è a Torino per averne conferma.

Prima dipartire si legga qualche libro che ho indicato in bibliografia, magari ne porti uno con se.

Spero che trovi la luna piena sulla baia di Halong. Lo spettacolo è indimenticabile. Che le piaccia la cucina locale, che riesca a vedere i musei che ricordano la “sporca guerra”….

Quando tornerà dal suo viaggio in Vietnam mi scriva le sue sensazioni sul Paese. Magari sul mio blog del mio sito web dove metterò anche questa sua lettera.

Buon viaggio,

Pietro Tarallo

domenica 14 settembre 2008

Sul Mekong

Salve viaggiatore Pietro!
Mi chiamo Walter ed ho 30 anni, e sto per fare un mio viaggio più agognato: l'Indocina.
Ho letto molte guide tra cui la 'bibbia' Lonley Planet. E mi sono trovato molto male. Poi ho trovato l'Ulysse-Moizzi e mi ci sono subito trovato bene. Dal tuo sito capisco che sei una persona molto occupata e non voglio farti perdere tempo. Vorrei chiederti quanto tempo si impiega dal delta del Mekong fino in Laos? Io vorrei fare la risalita del Mekong con molta tranquillità prendendo i ritmi vietnamiti, cambogiani e laotiani, quindi evitando speed boat o altro.
Aspetto un consiglio.
La saluto,

Walter
10 settembre 2008


Caro Walter,
il tuo progetto di viaggio è molto interessante, anche se non semplice. Le difficoltà della risalita del Mekong sono molte. Programma almeno 30-40 giorni. Se vuoi anche fermarti lungo il percorso, magari per vedere le principali località. Ovviamente prima di tutto Angkor, dove i giorni scorro veloci e non si riesce mai ad assaporarne tutta la bellezza. Una volta in Laos prosegui fino a Luang Prabang e fai una deviazione fino alla Piana delle Giare. Comunque troverai tutte le informazioni sulle mie guide. Se scopri cose nuove fammelo sapere.
Una curiosità. Perché non lo fai in senso inverso, ossia da nord a sud? Non pensi che sarebbe più coinvolgente?

Buon viaggio,

Pietro Tarallo

Di ritorno dall’Ecuador

Pietro carissimo,
sono tornato da Ecuador e Galapagos. La tua guida (aggiornata) è ottima. Naturalmente, come previsto, sulla piazza di Quito, il primo giorno, un microscopico lustrascarpe mi ha sfilato la macchina fotografica dalla tasca con un'abilità eccezionale! Il soroche è piuttosto fastidioso, soprattutto per un fumatore. Le haciendas, poi, non sono riscaldate. C'era, sì, il caminetto, che, però, dovrebbe essere acceso prima dell'arrivo. Nonostante la telefonata, non l'hanno fatto.
La nostra guida era un po', come l'avrebbe definita Carlo, "slandrona". Non ci diceva niente, solo il nome dei paesi attraversati dal pullman (siamo capaci di leggere) e delle coltivazioni che sfilavano dai finestrini. Spesso mi sono divertito a fare un figurone citando quello che dicevi tu sulla guida. Tante montagne, spesso incappucciate dalle nuvole, attraversamenti di zone bellissime a piedi sotto la pioggia... Insomma.
Le Galapagos sono splendide, "che te l'ho dico affa'", come diciamo noi a Roma. Sei giorni più che sufficienti. Guida bravissima e naturalista; l'unica cosa, diceva che aveva incontrato Dio, e che, quindi, l'evoluzionismo di Darwin non era quello che vogliono farci credere. Comunque otarie puzzolentissime a volontà, Lonesome George che forse ne ha messe incinte due e che, quindi, non è gay... iguane a tutto spiano... una natura meravigliosa. E, sul catamarano, cena alle sette e alle otto pronti per andare a letto... Sono riuscito a leggermi quasi un libro il giorno. Però, bene, siamo stati fortunati ad avere un gruppo di compagni di viaggio splendido (non fisicamente), salvo una "cozza" di Roma assatanata, mai scesa dalla barca, e un dentista pugliese - mai sceso nemmeno lui - tabagista all'ultimo livello, con pochi denti (un dentista!) e con l'hobby di pestare con le scarpe i nostri piedi nudi, accusandoci di non stare attenti.
Grazie delle tue guide, spero di incontrarti presto, un abbraccio,

Paolo
9 settembre 2008

Caro Paolo,
le solite croci e le solite delizie dei viaggi organizzati, “cozze” e guide poco professionali comprese. Molto divertente quello che mi hai scritto. Spero che chi ti leggerà rida come ho riso io.
Il povero George, credo, sia l’essere vivente al mondo più sottoposto ad un rigido controllo della sua attività sessuale. Quando ci sono andato la prima volta, circa 15 anni fa, era già oggetto di continui studi da parte di scienziati guardiani che ne misuravano anche il pisello. Che stress! Forse gli hanno dato un po’ di Viagra… e si è prodotto in questa immane performance. Visto che non è più giovanissimo.
La prima volta che passo da Roma mi faccio vivo. Promesso.
Un abbraccio,

Pietro

In viaggio attraverso la vita

Quando i passanti mi guardano, una ragazza di 33 anni che cammina zoppicando marcatamente e con la mano sinistra in tasca e la gamba tesa, pensano subito diverse cose: la primissima è un incidente stradale, la seconda è una gamba rotta o steccata, la terza ha la sciatica e così via…
Ma niente di tutto questo. Mi è capitato qualcosa di diverso, di molto diverso, che stravolge un po’ tutti gli standard che si leggono in medicina: in un pomeriggio di settembre del 2004, mi è venuto un ictus, ischemia o trombosi che dir si voglia. In particolare ho avuto un’otturazione della carotide destra, quella che porta a cervello.
Il clichè a cui si rifanno tutti è che gli ictus si verificano in persone anziane, ultrasessantenni, per la maggior parte uomini (ma c’è anche qualche donna) e fumatori accaniti. E invece vi sono anche tantissime donne, giovani, genovesi anche, mie coetanee (che ho avuto occasione di conoscere nelle sedute di fisioterapia). Un numero incredibilmente molto alto.
Ma per le ragazze che erano state colpite da ictus c’è sicuro un motivo, che generalmente i medici in ospedale trovano: o globuli rossi troppo alti nel sangue, che alla lunga, senza controlli né prelievi, hanno causato l’ictus (ad esempio stress), o valori anomali. I medici, nel mio caso, non mi hanno trovato niente, ma niente, e dubito che ne troveranno la causa.
Io stavo benissimo, ero perfettamente sana e in forma, riposata e divertita anche, poiché ero appena tornata dalle ferie in barca a vela in Grecia, alle Sporadi, ed era stata una vacanza meravigliosa, piena di mare e fondali e venti e meltemi.
Ero felicissima perché tempo prima ero stata selezionata tra i membri della diciassettesima spedizione italiana a Baia Terra Nova, in Antartide: infatti, sono (o meglio ero) microbiologa all’Università di Genova, mi era stata offerta questa occasione unica. Avevo fatto tutto, compresi i controlli a Milano nel caldissimo luglio, presso l’ospedale della Marina Militare, ed ero pronta per fare 2 settimane di addestramento obbligatorio per i novizi della spedizione. Sarei dovuta partire dall’Italia: prima Nuova Zelanda e poi Mare di Ross, e stare lì 2 mesi, da ottobre a dicembre 2004. Il mio ruolo era quello di uscire con i colleghi microbiologi a raccogliere carote di ghiaccio, per campionare i batteri che stavano attaccati sotto (tipo lago), poiché nessuno aveva ancora studiato questo particolare tipo di microrganismi.
Sono partita per l’addestramento: prima una settimana sul lago Brasiamone, vicino a Bologna, sede del Centro ENEA, dove mi sono divertita un sacco: mi facevano fare montaggio tende, giri in elicottero, passaggi in tunnel montati ad hoc (io che sono claustrofobica, uno sballo!). In più c’erano le passeggiatine serali, e la buona cucina in albergo.
Poi la seconda settimana più hard: trasferimento a La Thuile, a 1400 metri di altezza, in Val d’Aosta, e poi sul lago Verney a 2000 metri, vicino al passo per andare in Svizzera, dove, insieme alle guide, ci saremmo accampati una settimana in tenda, a fare trekking, escursioni, e arrampicate, lontani da tutto e tutti, simulando il fatto che eravamo al Polo Sud e non c’erano cellulari.
La mattina del 6 settembre siamo saliti sul bus che ci portava al lago, con militari e guide, e il patatrac si stava avvicinando. A bordo ho iniziato a sentirmi male, mi girava la testa, avevo mal di testa. Alla fine siamo scesi dal bus alla destinazione, ho fatto un bel respiro e ho detto: “sto meglio”. Ho preso lo zaino su uno spallaccio e la testa ha cominciato a girarmi, ho intravisto il lago Verney da lontano e sono svenuta. Era l’ultima volta che mi sedevo su quel sasso con le mie gambe.
I soccorsi in elicottero sono arrivati, mi hanno portato all’Ospedale di Aosta, dove non sapevano cosa avessi. Prima hanno detto che era un tumore al cervello: analisi negative. Poi un aneurisma: analisi negative Alla fine una dottoressa, che non cesserò mai di ringraziare, ha immaginato fosse un ictus e ha osato agire in quella direzione: era davvero ictus e mi sono salvata.
Purtroppo le lunghe ore, più o meno 6, senza ossigeno al cervello mi hanno procurato danni cerebrali e motori gravi (emiplegia, ho gamba e braccio sinistro paralizzati), sono stata più di un mesetto in coma e i miei genitori, sconvolti, hanno rischiato di perdermi. Ma a quanto pare c’era qualcuno lassù. Oppure io, con la mia tracheo e tubi e tubicini, ero veramente attaccata alla vita e sono sopravvissuta. Sono stata a lungo in ospedale a Torino, 6 mesi, e poi a Genova, in carrozzina.
Ora siamo nel 2008, la sedia a rotelle è in garage, mezza sepolta tra 1000 cose inutili, cammino col bastone a tracolla, ma quando ho difficoltà non esito a usarlo, non vado più in auto né in motorino (è anche lui in garage che prende polvere). Non sono ovviamente più andata al Polo Sud (pensare che, se effettivamente fossi partita e mi fossi sentita male, l’aereo non sarebbe riuscito a riportarmi indietro in ospedale in Nuova Zelanda, perché il tragitto minimo è di 7-8 ore, e sarei morta. Questo pensiero mi fa ridere e rabbrividire...
Ora vado a ginnastica tutti giorni, e ci andrò ancora per un pezzo. Sono diventata abilissima con la destra, al punto da trascurare anche la sinistra negli esercizi, ma trovo anche i miei punti di forza: le persone mi stimano un po’ quando dico dell’ictus e mi considerano – comunque- in gamba, meglio di tante altre persone! Ciò non toglie che, ogni tanto, quando sono giù, mi dico che la mia sfiga è stata veramente colossale!
Ilaria Gallizia

6 settembre 2008

martedì 5 agosto 2008

In Ecuador e alle Galapagos

Pietro carissimo,
sto per andare a passare le vacanze con mia sorella Ludovica e suo marito in Ecuador e Galapagos e l'agenzia mi ha dato il tuo libro. Anche in India avevo usato la tua guida che, se non sbaglio, mi avevi regalato quando hai partecipato a Kon-Tiki, in radio. Una vita fa.

Mi fa molto piacere leggerti, hai una scrittura lieve e colta, e ti porterò con me nel viaggio.

Anche se le distanze talvolta separano, sono convinto che la vita non divida le persone che in qualche modo sono state vicine.

Un abbraccio,

Paolo Modugno


Caro Paolo,
Sono felice di leggerti dopo tanto tempo.
Spero che ti abbiano dato l'ultima edizione della guida uscita pochi mesi fa.

A Quito c'è un mio caro amico. Buffo e simpatico, che ha messo su famiglia in Ecuador, fa l'agente di viaggio, ha una guest house alle Galapagos. Lo cito nella guida, per cui se vuoi contattarlo lo puoi fare. Sarà lieto di conoscerti. Ha lavorato anche per Roversi quando è stato li per Turisti per caso.

Mi auguro che tu vada alle Galapagos. Non ci sono parole per descriverle. Nel capitolo dedicato a queste isole incantate ricordo anche il mistero di Floreana, di cui ha scritto un bel romanzo George Simenon, "Hotel ritorno alla natura".
Un noir da leggere.

Un abbraccio e buon viaggio,

Pietro

mercoledì 16 luglio 2008

Verso la Malaysia

Verso la Malaysia

Buongiorno,

ci ha consigliato di contattarla Pino Ruzzeddu, un amico comune di Sori, in quanto
stiamo per partire per la Malaysia.

Siamo entusiasti, ma del tutto privi di una cultura sul Paese: condizione, questa, forse utile a evitare pre-concetti, ma limite nel definire un itinerario ottimale condensato nei 20 giorni che avremo a disposizione.

Le scriviamo per un consiglio sulla selezione dei luoghi che avremmo in mente di visitare e per sapere se abbiamo lasciato fuori dalla lista cose che invece sono imperdibili.

Qualsiasi suo commento o indicazione, se ne avrà il tempo, ci sarà preziosa.

Ecco la traccia di itinerario che abbiamo in mente:
arrivo Bangkok il 12 agosto, sosta di due giorni
trasferimento a Kota Bharu, esplorazione della costa Est, Isole Perentian, Palau Kapas, Kuala Terengganu
trasferimento al parco Taman Negara (un paio di giorni)
Georgetown, Penang,
costa ovest…? (in dubbio, forse poco tempo)
Kuala Lumpur, Malacca
forse Singapore (tappe brevi, purtroppo)
trasferimento a Kuching, esplorazione parziale del Sarawak (gite in fiume, caselunghe, parchi) sino a Belaga, se c'è tempo.
ritorno a KL, volo di ritorno il 2 settembre.

Abbiamo certamente lasciato fuori molte mete, tra cui tutta Sabah, ma i giorni sono quelli e di certo non ci interessa correre e rincorrere; preferiamo semmai vedere un a cosa in meno ma assaporare di più.

La ringraziamo in anticipo per il tempo che potrà dedicarci, intanto abbiamo curiosato nel suo bellissimo sito web!

Grazie ancora,

Edoardo e Enrica



Cari Enrica e Edoardo,

avete scelto le località più interessanti. Certo il tempo a vostra disposizione è poco. Per cui vi consigliere di lasciar perdere il Sarawah e andarci un'altra volta unendolo con la visita a Sabha e scegliendo la stagione più propizia.
In Malaysia ora va molto caldo e l'umidità è alle stelle.

Vi consiglierei di affittare un'auto e da Kota Bharu, scendere lungo la costa est.
Ci sono località molto belle e interessanti. Se andate sui siti di Tuttoturismo, D La Repubblica delle Donne, Dove e Gulliver (se c'è ancora) troverete alcuni miei articoli che vi potranno essere utili.

Se invece volete approfondire il discorso venitemi a trovare. Sono stato di recente in Malaysia e ho notizie freschissime. Ma per questo tipo di consulenza solitamente prevede delle tariffe a seconda del tempo e dell'entità delle informazioni date, denaro che devolvo a Care & Share, una onlus che si occupa di bambini indiani abbandonati come è indicato sul mio sito.

Spero di esservi stato in qualche modo utile.

Pietro Tarallo.

venerdì 4 luglio 2008

In partenza per l'Indonesia

Riccardo Pandolfi, carissimo collega di Roma, in partenza per l’Indonesia, mi ha scritto di aver ritrovato una copia della mia guida su quel lontano Paese. L’ultima edizione risale al 1995. Una rarità.

Carissimo Pietro,

ti comunico con immenso piacere di aver ricevuto la tua guida su Madrid; ancora una volta mi pare un lavoro curatissimo e ben fatto, con la consueta autorevolezza, maestria ed esperienza che ti appartiene. Spero di poterne parlare alla radio, come ho già fatto una note con la guida dell’Argentina, appena avrò uno spazio adatto...
Ultimamente ho ri-lavorato con la musica e dintorni... se poi avrò prossimamente uno spazio più "consistente" dedicato ai viaggi sarò lieto di invitarti o telefonarti.
Nel frattempo sto per ripartire per una VACANZA, poca avventura, tutto più o meno organizzato stavolta, per l'Indonesia, e ho magicamente ritirato fuori la tua guida sull’Indonesia pubblicata dalla CLUP con un fantastico odore di carta d'annata, la parte storica e culturale sarà valida per sempre.
Per ora ti saluto, con la stima di sempre,

Riccardo Pandolfi.

>Ecco la mia risposta……<

Caro Riccardo,

che piacere leggerti. Speravo che ti avessero inviato anche le nuove edizioni di Ecuador, Myanmar e Vietnam.
Verificherò in casa editrice
Sono stato recentemente a Giava. Se ti posso essere utile con notizie meno d'epoca.
Per la tua radio avrei dei bei racconti da farti da Shanghai fino, appunto, a Giava.
Un abbraccio,

Pietro

venerdì 27 giugno 2008

Il Perù di Mara Dellavalle

Mara Dellavalle, di Collegno (Torino), mi ha scritto dopo essere stata in Perù utilizzando la mia guida. Ecco le sue osservazioni rispetto ai luoghi che ho descritto. La ringrazio. Mi saranno utili per la prossima edizione della guida Perù. Spero che altri miei lettori seguono l’esempio di Mara.



Gent.mo Sig. Tarallo,

sono tornata da poco dal mio ultimo viaggio in Sud America, precisamente dal Perù, e mi è venuta voglia di scriverle, anche autorizzata dalla sua richiesta di consigli nell’introduzione delle sue guide.

Ho già viaggiato con "lei" in Cile e in Ecuador e mi sono sempre trovata bene, per cui ho scelto la sua guida anche per il mio ultimo viaggio. L'ho tradita solo nel mio viaggio in Argentina, dove invece ho viaggiato con la ex mitica guida CLUP.

Le spiego che tipo di viaggiatrice sono. I miei viaggi sono assolutamente tutti organizzati, ma non in gruppo. Ho trovato nella mia città, Torino, un tour operator che ormai da 5 viaggi soddisfa pienamente le mie esigenze. Io mi scelgo un itinerario di massima proposto e poi alle volte chiedo delle modifiche e delle aggiunte. Per decidere le aggiunte, spesso uso le sue guide. Io non scelgo né ristoranti né hotel e spesso scopro, con mucho gusto, che sono quelli che lei ha segnalato.

Ovviamente qualche cambiamento rispetto alle sue informazioni c'è, ma in genere di poco conto. Comunque ritengo che sia giusto segnalarle alcune cose sul Perù, sperando di esserle utile.

1)Arequipa, le consiglio di aggiungere delle informazioni sulla mummia della Niña Juanita. L'ho trovata molto interessante e particolare.

2)A pag 134 aggiungerei delle informazioni sul Museo Nacional Sican o farei un collegamento con le spiegazioni successive sul Santuario Historico Bosque de Pomac-Batan Grande.

3)A pag 132 (Museo Tumbas Reales de Sipan), lei cita “l’animatrone” e lo descrive come "un pupazzo animato". In realtà io ho visto molti manichini animati raffiguranti personaggi del tempo, con abiti tipici e svolgenti diverse azioni (ad esempio suonare)

4)Tra pag. 123 e 133 c'è un'incongruenza. Lei definisce la Huaca del Sol come la più alta piramide del mondo in adobe (e credo sia così) e poi definisce la Huaca Larga (della Valle di Tucume) come la più alta del Sud America sempre in adobe.

5)A pag 160 le segnalo che la Chiesa di Maca, che lei indica come mezza diroccata, ora è perfettamente ricostruita.

6)A pag.173 indica la città di Celendin situata sul Rio Marañon e poi anche quella di Balsas. Io ritengo che sia corretta solo la seconda informazione.

7)A pag 174 lei consiglia di raggiungere Kuelap con un sentiero e un passeggiata molto lunga. Ora si raggiunge anche con una strada (37 km), sempre da Tingo, assolutamente sterrata e a strapiombo. Poi solo con 20 minuti di cammino. Non è consigliabile a chi soffre di vertigini, ma è molto interessante.

8)Io aggiungerei, sempre nella zona dei Chachapoyas, alcune notizie sui siti di Makro, Revash e Karajia.

9)Pag 213 treno per Machu Picchu. Dal 2008 la maggior parte dei treni non parte più da Cuzco, ma da Ollantaytambo. Così mi è stato detto. Una conferma l’ho avuta quando al ritorno, i pochi passeggeri, oltre a me, avevano tutti qualcuno che li aspettava per tornare a Cuzco.

Magari alcune delle cose che le ho scritto le saprà già.

La ringrazio comunque se leggerà questa mia mail e la saluto cordialmente

Mara Dellavalle, sua affezionata lettrice.

sabato 21 giugno 2008

Giava, Bali e Singapore di Maria Margherita Folzani

Buongiorno Pietro Tarallo,

ci siamo incontrati una sera in un piacevole ristorante a Yogyakarta negli ultimi giorni di maggio del 2008 : non dovrebbe essere difficile ricordarsi di due donne italiane incontrate per caso a Giava , anche perchè non credo che Lei e il suo amico avrete incontrato molti altri turisti italiani in quella zona.
Mi aveva invitato a raccontarle come era andato il viaggio .
Parto allora dalla fine.

Singapore
E' città moderna, con molto verde e bei viali, pulita, funzionale, grandi centri commerciali; accoglie 10 milioni di turisti l'anno (ecco perché ha l'aria di un gigantesco parco giochi), un po' fredda come tutti i posti abitati da cinesi; bello il giardino delle orchidee.
L'avrei volentieri evitata, ma la mia compagna di viaggio voleva aggiungere un'altra nazione al suo elenco ed avevo un po' di rimorso dopo tutti i tempietti giavanesi e balinesi che le avevo imposto.

Bali.
L'avevo vista 20 anni fà e mi sembrava già un po' turistica, oggi è assolutamente turistica (zona di Sanur); la gente è gentile, ma è una gentilezza un po' affrettata, quasi dovuta al turista. Il nord verso Lovina sembra invece la Bali di una volta, anche la gente è più accogliente. I templi sono belli , solo i più famosi hanno presenza di visitatori. Mi permetto di segnalare alcuni alberghi: a Sanur il Tangjuri Sari (davvero bellino, tranquillo ed accogliente, uno dei primi boutique hotel), a Ubud l'Hangling Garden (stupefacente serie di bungalow abbarbicati sul costone di una montagna in mezzo alla foresta, con piscina in camera, unici rumori : gli uccelli, la ranocchietta che sguazza nella piscina e il pesante e cupo 'silenzio' della foresta, bella esperienza da raccomandare; molto deludente il tanto elogiato ristorante con cuoco francese allievo di Alain Ducasse -cibo troppo elaborato per essere servito così rapidamente e sospetto personale che sia preparato con molto anticipo, congelato e abilmente riscaldato con microonde- ), il Matahari Resort a ovest di Lovina (bellissimo, un'oasi di pace; eccellente il ristorante -forse il miglior pasto consumato in Indonesia- e bravissimo il giovane chef). Segnalo anche il ristorante italiano Massimo (chef e proprietario Massimo Sacco) a Sanur : ha l'arredamento spiccatamente italianizzato dei ristoranti italiani fuori Italia (es. USA), e il cibo è davvero buono e freschissimo. Un bello spettacolo è stata la danza Legong , mentre ho volutamente scartato la danza Kekac o delle scimmie , di cui avevo un pessimo ricordo. Mi hanno detto che la spiaggia è di sabbia di grana grossa, con piccoli residui e quindi non bellissima: io non me ne intendo e non sono responsabile di un tale commento.

Giava
Jakarta è una megalopoli polverosa e caotica; il suo museo nazionale è polveroso e caotico (da raccomandare solo agli appasionanti che sanno individuare cosa guardare nelle anonime infilate di statue e teste); anche l'hotel Mulia Senayan è grandioso e caotico , ma incredibilmente la confusione e il via vai continuo dell'abbondante personale sono perfettamente organizzati e produttivi.
Yogyakarta è finalmente come ci si aspetta che sia una città indonesiana. Siamo state a Dieng Plateau e a Gedung Songo: una gita un po' lunga ma i panorami verso l'interno erano stupendi , almeno una delle due mete è da consigliare in un viaggio.Belli i templi di Prambanan ingabbiati dal restauro e naturalmente bello il Borobudur: certo però che dopo avere letto tanti libri e visto tante fotografie del Borodubur avvolto dalle brume dell'alba o del tramonto, con i volti ascetici dei buddha che pur con gli occhi abbassati vedono tutto il mondo e sono compenetrati nel tutto e nel nulla del nirvana, trovarsi in pieno sole là sopra con nugoli di ragazzi vestiti di nero, con occhiali neri e capelli drizzati col gel che seduti di fianco ai poveri Buddha sghignazzano, si mandano messaggi col telefonino, si fotografano solo tra loro (non i buddha) è un po' desolante. Non ho pensato a fotografare Lei, Tarallo: il giornalista di viaggi, con l'aria del vero viaggiatore vestito di bianco armato di macchina fotografica che guarda immobile e stupefatto quello spettacolo di giovinastri che saltellano tra gli stupa terminali del Borobudur. Ma di queste cose è meglio non parlarne nelle guide, è meglio partire con il sogno. Piacevole è stata la danza Ramayana davanti a Prambanan.
Consiglio la gita verso il monte Lawu e la visita dei Candi Ceto e Candi Sukuh: panorami bellissimi, salite erte, monumenti strani totalmente animisti , punto finale della parabola giavanese prima dell'occupazione islamica, dal culmine del classicismo indiano del Prambanan al ritorno ai culti ancestrali. L'hotel di Blitar Tugo hotel è non grande ma austero e molto signorile (è stato una residenza di Sukarno); ottimo il ristorante.
Bello il complesso di Panataran, nonchè tutti i tempietti che circondano ad anello Malang : per apprezzare il valore degli innumerevoli bassorilievi che tappezzano le pareti di questi monumenti si raccomanda un po' di preparazione altrimenti sembrano vignette con personaggi macchiettistici. L'hotel Tugo a Malang è uno dei più belli mai visti : stanze a tema che si susseguono, arredamenti di antiquariato, vetrine con bronzi cinesi e statuine Han e Tang, inserimenti moderni con gusto, giardini, una meraviglia per gli occhi e per la mente, cibo e servizi eccellenti, una esperienza da fare e da raccomandare.
Avevo inserito la visita di 2 fontane cerimoniali sui monti limitrofi, ma dato che le notevoli sculture che le decoravano sono state tutte rimosse e collocate al museo di Trowulan, e quindi non c'è proprio gran che da vedere, nonostante i commenti di vari libri, consiglio di soprassedere.
Alla fine c'è stata la gita verso il monte Bromo ed attesa dell'alba sul vulcano. Situazione: sveglia alle 3 del mattino, intirizziti dal freddo saliamo sulla zona panoramica, altre 50 persone ci hanno preceduto, ci avvolge una fitta nebbia, l'alba arriva ma nessuno se ne accorge causa la nebbia, scendiamo e ci dicono sottovoce : "la nebbia? c'è quasi sempre è molto raro vedere l'alba " . Il giro al cratere ed altri panorami ci fanno dimenticare la delusione ma non la faticaccia.
Carina è stata la gita nel pomeriggio al Taman Safari. Da noi si tengono gli animali lontani dalle auto che passano, qui con un sapiente sistema di reti restano a fianco della strada : bello e divertente.
Poi da Surabaya ci siamo imbarcati per Bali.

Vorrei segnalare infine alcune piccole cose: la grande pulizia (molto diverso da altri paesi del sud-est asiatico), la gentilezza della gente, i piccoli e semplici giardini meticolosamente sistemati e curati da anziani e orgogliosi custodi intorno ai templi anche più piccoli, l'attenzione alla tutela del loro patrimonio culturale, il notevole gusto estetico e artistico di questo popolo.
Nel complesso un viaggio molto bello e da me tanto atteso ; non è proposto in questi termini nei viaggi organizzati di gruppo (2 giorni a Yogyakarta con Borobudur, puntatina a Sumatra per le case dei Toraja, poi settimana a Bali) e quindi ho aspettato di trovare compagni di viaggio adeguati alla esperienza, che io ho costruito come volevo . Questo mi è stato permesso anche dalla competenza della agenzia di viaggi di Parma (Simoni Viaggi) , che sulla base mio progetto di viaggio contatta esperti corrispondenti locali senza passare dai tour operator: mi hanno detto che non tutti lo sanno fare. Preciso come un orologio il corrispondente locale Lotus Travel ; comunque ho imparato di mettere sempre nero su bianco ogni singolo luogo, monumento, spettacolo, ecc. che si vuole vedere/fare e di avere la conferma del tutto prima della partenza : in questo modo non ci sono storie, rifiuti, dinieghi e si può pretendere il completo adempimento del programma previsto.

Davvero come ultima notizia, vorrei segnalare una piccola libreria antiquaria di Parma che pare sia una delle più specializzate in Italia su libri aventi come argomento il continente asiatico: "Libri dall'Asia" www.libridallasia.it di Mario Rossello, lui stesso esperto viaggiatore dell'area himalayana.

Spero che qualche mia esperienza, osservazione o notizia Le possa tornare utile .
Ho letto il suo blog e ho visto un paio di affermazioni da contestare: mi inserirò nei prossimi giorni.
Auguri per il suo nuovo libro.

Maria Margherita Folzani
Felino (Parma)

giovedì 5 giugno 2008

Appuntamenti di giugno

APPUNTAMENTI DI GIUGNO


Sono appena tornato dall’Indonesia, ultima mia tappa, ed ecco gli incontri in programma per giugno.
Parlerò a Genova di luoghi vicini e lontani, delle problematiche del turismo sostenibile e del fenomeno B&B nella Superba.
Non mancate di venire se siete a Genova.

Giovedi 5 giugno alle ore 18
Palazzo della Provincia-Salone della Minoranza
Presentazione del libro di Renzo Garrone di RAM sul turismo ecosolidale e sostenibile.
Una summa enciclopedica su queste tematiche. Le sole che possano salvarci dal turismo di massa. Flagello apocalittico ormai alle porte. Oltre 70 milioni di Cinesi e Indiani sono pronti ad invadere l'Europa e l'Italia ogni anno. Che ne sarà di Venezia, Pisa, Roma ecc?


Venerdì 6 giugno alle 18 alle 22
Kerala e Andamane, paradisi dell'India
L'appuntamento è a Sestri Ponente, nella storica sede della Giglio Bagnara,
Spiagge incantate, le backwaters, ovvero le lagune dove si naviga su confortevoli houseboats; i resorts e le beautyfarms in cui la sapienza antica della medicina ayurvedica è applicata con assoluta autenticità e dedizione... tutto questo è il Kerala!
Nelle vetrine e al piano terra di Giglio Bagnara potrete rivivere un viaggio attraverso il magico scenario del Kerala, raccontato con parole ed immagini scattate personalmente da Pietro Tarallo.(www.pietrotarallo.it)
Dalle 19 alle 21 HAPPY HOUR tropicale proposto da BANANO TSUNAMI


Mercoledì 11 giugno alle 16
Museo di Sant'Agostino-Sala Conferenze
Piazza Sarzano 35 r
Aurelia e le altre
Premiazione del premio letterario che ha avuto come soggetto ispiratore la Via Aurelia, promosso dalla Regione Liguria.


Mercoledì 6 giugno alle 18,30
Suq-Porto Antico
I viaggi sul tappeto: Estremi Orienti
Racconterò dei miei ultimi viaggi in Estremo Oriente. Mentre i partecipanti potranno narrare i loro viaggi più belli.

Lunedì 16 giugno alle18,30
Suq-Porto Antico
I viaggi sul tappeto: America Latina e dintorni
La mia America Latina dal Messico a Cabo Horn. Mi accompagneranno con i loro racconti di viaggio i partecipanti all'incontro.


Martedì 17 giugno dalle 9 alle 17
Palazzo Tursi-Sala Rappresentanza
Via Garibaldi
Convegno sul B & B a Genova
Esperti del settore parleranno delle problematiche dell'accoglienza nelle case private e non. A me toccherà sottolineare il successo avuto dall'iniziativa genovese.


Sabato 21 giugno dalle 21 alle 24
Trogoli di Santa Brigida
Noche Argentina
Grande festa argentina in piazza organizzata dal Consorzio dei Trogoli di Santa Brigida e dalla Libreria Finisterre. Aprirà la serata “el fuego” del solstizio d’estate. Presentazione della mia guida “Argentina”, proiezione di immagini, musiche e tanghi argentini intrecciati da una coppia genovese (Ilaria e Lio). Testimonianza sulla tragedia degli anni di piombo durante la dittatura militare. Ma anche degustazione di vini e cibi argentini.

sabato 16 febbraio 2008

Babette a Castelvittorio

Caro Tarallo,

le manderò qualcosa appena possibile. Lunedì 'scappo' 5 giorni a Londra...Ho in mente di preparare un libriccino con le mie ricette, così da regalare ai clienti, poi realizzerò una pagina web; finalmente anche a Castelvittorio abbiamo l'adsl!
Insomma appena ho qualcosa di 'cotto' la invierò, per ora... si tratta di cucinare!
A proposito... ieri alla radio (Radio2-Gli Spostati, 15 febbraio) sentivo di biografie in sei parole, l'ho trovato interessante tanto più che ne chiedo la composizione a tutti gli amici... Lei che direbbe della sua vita in sei parole? La mia?
“Cucino sempre e non mangio mai!”
Un po' triste ma è così... ho sempre bellissime idee che non realizzo mai!
Beh mi perdoni questo piccolo personale fra parentesi, grazie ancora per le sue recensioni spero di averla presto alla mia tavola. Per ora ho solo questo volantino che ho appena fatto per Pasqua...
ciauuuu

Terry Prada
Ristorante il Busciun
Castelvittorio (Imperia)
Tel. 0184.241073

Risposta
Questo è quanto mi ha scritto Terry Prada. Bel nome... Cosa ne pensate? Ma soprattutto concetti interessanti. Castelvittorio, per chi non lo conoscesse, è un paesino delizioso della Liguria di Ponente, arroccato sull'alta Val Nervia, sopra Dolceacqua, famosa per il Rossese il vino rosso che piaceva a Napoleone, e Pigna, prima di Triora, il paese delle streghe. Nel suo ristorante, che conosco da 20 anni e su cui ho scritto vari articoli, si mangia benissimo con gusti, lentezze e sapori inediti o meglio del passato e del territorio.

Raccolgo la sua proposta-sfida. Ecco in sei parole la mia biografia.
"Viaggio per vivere, conosce e capire".
Ora tocca a voi provarci.

E se passate da quelle parti andate a trovare Terry che non ho mai incontrato. Forse è una nuova e seduttiva Babette?

PS. Mi spiace, ma non sono riuscito a pubblicare qui il suo menù di Pasqua. A voi scoprirlo.

domenica 27 gennaio 2008

Per ricordare il Mahatma Gandhi

Dopo i 60 anni della Costituzione Italiana, il Giorno della Memoria e i 40 anni del '68, occorre ricordare un'altra data per la storia dell'Umanità:
il 30 gennaio del 1948 veniva ucciso il Mahatma Gandhi.
Ad armare la mano dell'attentatore furono i capi del movimento estremista indù che non volevano che la politica di pace, non violenza e convivenza pacifica fra Indù e Musulmani sostenuta da Gandhi prevalesse nell'India indipendente. Ancora oggi il folle gesto di un esaltato, volgarmente usato dalle forse reazionarie, ha le sue tragiche conseguenze sulla "più grande democrazia del mondo". Indù e Musulmani periodicamente si uccidono fra di loro per motivi religiosi. Guerra fra poveri strumentalizzati dal fanatismo di personaggi senza scrupoli.

Della lezione e dell'opera del Mahatma cosa è rimasto in India? E nel mondo?

mercoledì 23 gennaio 2008

Con chi viaggiare?

Proviamo a fare un gioco?
Si, come quello della Torre.
Invece di cacciare giù qualcuno dalla Torre, ditemi con chi preferite viaggiare e perché?
Freya Stark, l'ultima grande viaggiatrice del Novecento, che negli anni Trenta si è spinta da sola nell'Arabia Felix, ossia in quella parte dello Yemen che si chiama Hadramaut, era solita ripetere: "... meglio viaggiare da soli.. perché si ha cuore, mente, occhi e orecchie solo per ciò che si vede"...

martedì 22 gennaio 2008

il viaggio

Il viaggio ha sicuramente significati diversi per ognuno di noi. Per alcuni può essere la ricerca di un arricchimento, per altri l'approdo ad una liberazione. Aldilà degli occhi una "molla" spinge il viaggiatore verso qualcosa. Questa "molla" personale è lo spunto dal quale vorrei cominciare per conoscere i frequentatori di questo blog.Vi aspetto.