lunedì 31 agosto 2009

Andare in Birmania? Si, certo….

Buongiorno sig. Tarallo,

ogni tanto le scrivo perchè, anche se non la conosco la ritengo un amico prezioso.
Ho già fatto diversi viaggi in Sudamerica con i suoi libri (Cile, Ecuador, Perù e Costarica) e le ho anche fatto delle osservazioni sul Perù (nel 2008).
Quest'anno sono andata in Costarica, ma è stato un viaggio piuttosto diverso dalle indicazioni del suo libro, quindi non sono stata in grado di fare osservazioni.

Ora mi ritrovo a fare un viaggio, insieme ad un'amica in una zona dove, di mia iniziativa, non sarei mai andata, cioè la Birmania (secondo me è più facile da ricordare rispetto a Myanmar) dal 3 al 15 ottobre durante la festa della luna piena sul lago Inle.
Ho già ordinato la sua guida (sembra farlo apposta, ma mi ritrovo sempre a fare viaggi in località da lei già "scritte"!!!) e volevo chiederle se mi può fare anche avere il suo articolo:

I LUOGHI DELLA SPIRITUALITA BUDDHISTA - Mandalay, Pagan, Rangoon (Yangon), il Lago Inle. Monaci, monasteri, villaggi, tradizioni, paesaggi, hotel, shopping. In nave sull'Irawaddy.

Mi aveva detto che, se avessi voluto qualche articolo lo dovevo chiedere direttamente a lei e così faccio.

E' la prima volta che glielo chiedo proprio perchè l'Asia è una zona a me sconosciuta sotto tanti punti di vista e magari anche il suo articolo mi può servire. Se invece ritiene che la guida sia sufficiente la ringrazio lo stesso.

Volevo anche chiederle cosa ne pensa di un viaggio ora in Birmania con tutti i pasticci che ci sono. Non dal punto di vista del pericolo di attentati o altro, perchè non sono una che si preoccupa di questo, ma dal punto di vista etico. Ho letto che ci sono persone che dicono di non andare per non "approvare" il regime militare ....

La saluto cordialmente e la ringrazio,

Mara Dellavalle


Cara Mara,

tutto quello che ho scritto sulla Brimania è in gran parte riportato nella guida. Cerchi di trovare l’ultima edizione aggiornata.

Ci vada senza porsi problemi. Nell’introduzione alla guida chiarisco meglio la mia posizione in proposito. Noi turisti siamo per il popolo birmano una finestra sul mondo, visto che non possono comunicare neppure mediante Internet. Soprattutto per i giovani. Cerchi di parlare con loro, facendo attenzione a eventuali spie per non mettersi ne guai.

Guardi, osservi, si documenti, vada oltre la superficie e l’esotico, approfondisca i contatti con la gente, i monaci, le donne. Si porti delle cose da regalare. Hanno ormai molto poco. Sono molto dignitosi e non chiedono nulla. Ma una penna, una maglietta, una scatola di aspirina possono essere beni preziosi.

Quando torna racconti ai suoi amici e conoscenti cosa ha visto e come sono oppressi i popoli della Birmania. Crei se può dei collegamenti.

Prima di partire legga almeno Il palazzo degli specchi di Amitav Ghosh e Birmania di Aldo Pavan. Nelle guida troverà indicati altri libri.

Se può vada anche alla Roccia d’oro. E’ un’esperienza importante. Sul lago Inle visiti la boutique della signora che fila il fiore di loto realizzando preziosi scialli e la zona archeologica dei mille stupa. Nella guida troverà anche il riferimento ad una francese che ha lì una guest house.

Dopo aver letto la guida e stabilito l’itinerario se ha domande da pormi mi scriva. Sono sempre felice di leggerla.

Sono sicuro che la Birmania la toccherà nel profondo.

Buon viaggio,

Pietro Tarallo