Prima la luce ci è apparsa fuori di noi, come Stella, e l’abbiamo seguita come seguiamo il Maestro, finché abbiamo riconosciuto che quella luce viene da noi. Ognuno di noi ha dentro di sé il proprio Maestro - scintilla divina- che ci arde dentro. (Tullio Castellani)
Una per una taglia
le vecchie corde,
e rinnova il liuto.
È finita la fiera:
comincerà la festa della sera.
È ora di cantare
l’ultimo canto.
Rinnova il liuto.
Apri la porta del tuo cuore
verso il buio del cielo
Rinnova il liuto.
Apri la porta del tuo cuore
verso il buio del cielo
e fa entrare in casa
il silenzio dei cieli.
Finiscano i canti
che hai cantato sino ad oggi
e dimentica
il tuo strumento.
Rinnova il liuto
(R.Tagore)
S’è addormentato il mio cuore?
No, che il mio cuore non dorme.
Il mio cuore è desto, è desto.
Né dorme, né sogna, guarda,
i limpidi occhi aperti,
segnali lontani e ascolta
in riva al grande silenzio.
(Antonio Machado)
Una poesia è un fiore che offri alla gente.
Anche uno sguardo comprensivo, un sorriso,
un’azione piena di gentilezza amorevole,
sono fiori che sbocciano sull’albero
della presenza mentale e della concentrazione.
(Thich Nhat Hanh)
Laggiù voglio andare; d’ora in avanti
avrò fiducia in me stesso e nel mio braccio.
Il mare è aperto; nell’azzurro
vaga la mia nave genovese.
Tutto a me splende sempre più nuovo,
il meriggio dorme nello spazio e sul tempo;
solo il tuo occhio enorme
mi fissa, o infinità.
(Friedrich Nietzsche)
domenica 14 dicembre 2008
In ricordo di George BrechtIn
George Brecht
(27 agosto 1926 - 5 dicembre 2008)
Salve Amici Fluxus
questa é una piccola newsletter
per George Brecht
che ci ha appena lasciato
George Brecht é l'artista
la cui attitudine verso l'arte
mi ha fatto pensare
ha cambiato la mia mente
e in altre parole mi ha influenzato di più al mondo
Nel 1962
io ero interessato ai limiti dell'arte
avevo incontrato Yves Klein (il monocromo)
Manzoni (la merda in arte)
e conoscevo il ready-made di Duchamp
così quando nel 1962 a Londra Maciunas
mi disse:
c'é qualcuno a New York chiamato George Brecht
il cui lavoro evidenzia il limite nell'arte
chiesi: che cosa fa?
Maciunas rispose:
batte le palpebre o ti stringe la mano o chiude una porta.
o magari lascia una sedia in un angolo
tu non puoi dire se é un lavoro d'arte o soltanto una sedia
ricordo di essere stato preso così in contropiede
da decidere di andare a New York
per incontrare questo incredibile George Brecht
cosa che feci
nel 1964 lo incontrai in Canal Street
c'era un concerto nel loft di Maciunas
Brecht arrivò
sedette al piano
si spensero le luci
nel buio Brecht lasciò il piano
quando la luce si riaccese
il piano era solo
Brecht se ne era andato
A quel tempo come ora
era mia abitudine paragonare e classificare quanto vedevo
misi Brecht davanti a tutti con Duchamp e Cage
i tre capofila
molto avanti a tutti gli altri Pop,
nuovi realisti, poveristi ecc.
Perché? Gli altri paragonati a Brecht
sono soltanto decorazione e ego
una semplice sedia bianca contro il muro, vicino alla porta,
nella mia cucina quindi penso:
questo é George Brecht
riduce tutti gli altri lavori d'arte sulla parete,
a mera decorazione estetica.
MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
perché credo che - come Robin Page ha detto -
egli sia l'unico uomo che può camminare sulla neve senza lasciare tracce.
PERCHE' CONSIDERO GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
Perché
"Water Yam", il lavoro più importante di Brecht, contiene "eventi"
e l'evento di Brecht é una specie di linea di frontiera tra arte e vita
semplicità, dettagli, ecc. in arte
MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
Perché
Nel 1961 alla Martha Jackson Gallery di New York
c'era una mostra con tutti gli artisti Pop del tempo e Brecht, un tavolo, due sedie,
un mazzo di carte il suo pezzo fu quasi ignorato ma 40 anni più tardi vediamo che
esso contiene rotture e non variazioni
Perché considero George Brecht così importante?
MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
Perché quando 30 anni più tardi il Museo Beaubourg decise di acquistare un lavoro
di Brecht le sue istruzioni furono di andare al BHV (negozio al dettaglio) o in
qualsiasi altro negozio, comprare un attaccapanni e un cappotto di incerata rossa e
sistemarli da qualche parte nel museo
MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
Perché la sua attitudine verso l'arte non contiene il classico dualismo
Arte ego
Ma anzi direi che trae il massimo nell'eliminare questo punto
PER SAPERE DI PIU' SUL PERCHE' CONSIDERO GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
andate sul mio sito e cliccate sulla lingua fluxus in http://www.ben-vautier.com/
GEORGE BRECHT IO MI RICORDO
IO MI RICORDO
George e Filliou che aprono la Cédille qui sourit
e quando ho fatto una mostra hanno chiuso la porta e messo un avviso: siamo al bar
IO MI RICORDO
George che mi dice "Tu puoi mostrare la sedia Water Yam
Mettendo due pagnotte su di essa e mandandomi 900 euro"
IO MI RICORDO
il giorno in cui un gallerista venne per incontrarlo a Villefranche
egli sparì e nessuno poté trovarlo
IO MI RICORDO
del suo "ne voglio cinque" e ricordo che gli avevo offerto la collezione completa
dopo che aveva detto che amava molto Sant'Antonio
e che io non capivo come si potesse amare Sant'Antonio
il cui gergo mi é sempre sembrato insormontabile
IO MI RICORDO
che mi aveva detto che le lingue e la differenza sono le spezie del mondo
IO MI RICORDO
un giorno che gli dicevo che dimentico
le mie idee migliori lui mi ha detto: se hai 19 idee
e ne ricordi una sola, questa é quella buona
IO MI RICORDO
Mi ha detto un giorno: Robert e io, la nostra vita non cambierà
molto, ma se un giorno mi dicessero che hai un bordello a Bangkok
non mi stupirei
IO MI RICORDO (Annie)
del sorriso di George quell'estate del '67
con Donna che faceva delle collane importabili,
Marianne che cucinava,
Marcelle che veniva alla spiaggia con me
e Robert che aveva l'aria di dominare tutto questo, con piacere
talvolta zen, poeta, angosciato, gioioso
IO MI RICORDO (Annie)
che quando ci ripenso li vedevo felici
benché la loro vita fosse complicata fatta
d'incertezza e di mancanza di denaro
tuttavia quelle che resta nel mio ricordo
sono i loro sorrisi e il loro modo leggero di prendere le cose pesanti
IO MI RICORDO (Annie)
che preferivo Robert a George, che passava
velocemente dalla dolcezza di un angelo alla durezza dell'acciaio
IO MI RICORDO
di essermi posto molte domande a proposito di George Brecht
e soprattutto questa: era veramente immerso nella sofferenza dell'arte?
Io non ho mai saputo definire il suo ego come definisco,
per esempio, l'ego di Venet che é eclatante
PER RIASUMERE
Quello che mi affascinava in George,
era il suo atteggiamento nei confronti dell'arte,
il suo modo di rifiutare le mostre,
la sua arte é la più semplice,
con un niente lui fa arte,
un vetro trasparente, un battere dell'occhio.
Metto Brecht
subito dopo Marcel Duchamp e Cage.
Quando un giorno ho detto a Brecht: "tu sei il primo", mi ha risposto: "no, cerco di
essere il diciannovesimo, é più difficile calcolarlo esattamente".
E', secondo me, il più grande artista d'arte contemporanea ancora in vita.
A voi scoprire perché.
BEN VAUTIER
(27 agosto 1926 - 5 dicembre 2008)
Salve Amici Fluxus
questa é una piccola newsletter
per George Brecht
che ci ha appena lasciato
George Brecht é l'artista
la cui attitudine verso l'arte
mi ha fatto pensare
ha cambiato la mia mente
e in altre parole mi ha influenzato di più al mondo
Nel 1962
io ero interessato ai limiti dell'arte
avevo incontrato Yves Klein (il monocromo)
Manzoni (la merda in arte)
e conoscevo il ready-made di Duchamp
così quando nel 1962 a Londra Maciunas
mi disse:
c'é qualcuno a New York chiamato George Brecht
il cui lavoro evidenzia il limite nell'arte
chiesi: che cosa fa?
Maciunas rispose:
batte le palpebre o ti stringe la mano o chiude una porta.
o magari lascia una sedia in un angolo
tu non puoi dire se é un lavoro d'arte o soltanto una sedia
ricordo di essere stato preso così in contropiede
da decidere di andare a New York
per incontrare questo incredibile George Brecht
cosa che feci
nel 1964 lo incontrai in Canal Street
c'era un concerto nel loft di Maciunas
Brecht arrivò
sedette al piano
si spensero le luci
nel buio Brecht lasciò il piano
quando la luce si riaccese
il piano era solo
Brecht se ne era andato
A quel tempo come ora
era mia abitudine paragonare e classificare quanto vedevo
misi Brecht davanti a tutti con Duchamp e Cage
i tre capofila
molto avanti a tutti gli altri Pop,
nuovi realisti, poveristi ecc.
Perché? Gli altri paragonati a Brecht
sono soltanto decorazione e ego
una semplice sedia bianca contro il muro, vicino alla porta,
nella mia cucina quindi penso:
questo é George Brecht
riduce tutti gli altri lavori d'arte sulla parete,
a mera decorazione estetica.
MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
perché credo che - come Robin Page ha detto -
egli sia l'unico uomo che può camminare sulla neve senza lasciare tracce.
PERCHE' CONSIDERO GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
Perché
"Water Yam", il lavoro più importante di Brecht, contiene "eventi"
e l'evento di Brecht é una specie di linea di frontiera tra arte e vita
semplicità, dettagli, ecc. in arte
MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
Perché
Nel 1961 alla Martha Jackson Gallery di New York
c'era una mostra con tutti gli artisti Pop del tempo e Brecht, un tavolo, due sedie,
un mazzo di carte il suo pezzo fu quasi ignorato ma 40 anni più tardi vediamo che
esso contiene rotture e non variazioni
Perché considero George Brecht così importante?
MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
Perché quando 30 anni più tardi il Museo Beaubourg decise di acquistare un lavoro
di Brecht le sue istruzioni furono di andare al BHV (negozio al dettaglio) o in
qualsiasi altro negozio, comprare un attaccapanni e un cappotto di incerata rossa e
sistemarli da qualche parte nel museo
MA PERCHE' CONSIDERO ANCORA GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
Perché la sua attitudine verso l'arte non contiene il classico dualismo
Arte ego
Ma anzi direi che trae il massimo nell'eliminare questo punto
PER SAPERE DI PIU' SUL PERCHE' CONSIDERO GEORGE BRECHT COSI' IMPORTANTE?
andate sul mio sito e cliccate sulla lingua fluxus in http://www.ben-vautier.com/
GEORGE BRECHT IO MI RICORDO
IO MI RICORDO
George e Filliou che aprono la Cédille qui sourit
e quando ho fatto una mostra hanno chiuso la porta e messo un avviso: siamo al bar
IO MI RICORDO
George che mi dice "Tu puoi mostrare la sedia Water Yam
Mettendo due pagnotte su di essa e mandandomi 900 euro"
IO MI RICORDO
il giorno in cui un gallerista venne per incontrarlo a Villefranche
egli sparì e nessuno poté trovarlo
IO MI RICORDO
del suo "ne voglio cinque" e ricordo che gli avevo offerto la collezione completa
dopo che aveva detto che amava molto Sant'Antonio
e che io non capivo come si potesse amare Sant'Antonio
il cui gergo mi é sempre sembrato insormontabile
IO MI RICORDO
che mi aveva detto che le lingue e la differenza sono le spezie del mondo
IO MI RICORDO
un giorno che gli dicevo che dimentico
le mie idee migliori lui mi ha detto: se hai 19 idee
e ne ricordi una sola, questa é quella buona
IO MI RICORDO
Mi ha detto un giorno: Robert e io, la nostra vita non cambierà
molto, ma se un giorno mi dicessero che hai un bordello a Bangkok
non mi stupirei
IO MI RICORDO (Annie)
del sorriso di George quell'estate del '67
con Donna che faceva delle collane importabili,
Marianne che cucinava,
Marcelle che veniva alla spiaggia con me
e Robert che aveva l'aria di dominare tutto questo, con piacere
talvolta zen, poeta, angosciato, gioioso
IO MI RICORDO (Annie)
che quando ci ripenso li vedevo felici
benché la loro vita fosse complicata fatta
d'incertezza e di mancanza di denaro
tuttavia quelle che resta nel mio ricordo
sono i loro sorrisi e il loro modo leggero di prendere le cose pesanti
IO MI RICORDO (Annie)
che preferivo Robert a George, che passava
velocemente dalla dolcezza di un angelo alla durezza dell'acciaio
IO MI RICORDO
di essermi posto molte domande a proposito di George Brecht
e soprattutto questa: era veramente immerso nella sofferenza dell'arte?
Io non ho mai saputo definire il suo ego come definisco,
per esempio, l'ego di Venet che é eclatante
PER RIASUMERE
Quello che mi affascinava in George,
era il suo atteggiamento nei confronti dell'arte,
il suo modo di rifiutare le mostre,
la sua arte é la più semplice,
con un niente lui fa arte,
un vetro trasparente, un battere dell'occhio.
Metto Brecht
subito dopo Marcel Duchamp e Cage.
Quando un giorno ho detto a Brecht: "tu sei il primo", mi ha risposto: "no, cerco di
essere il diciannovesimo, é più difficile calcolarlo esattamente".
E', secondo me, il più grande artista d'arte contemporanea ancora in vita.
A voi scoprire perché.
BEN VAUTIER
New York: vendemmie italiane
New York 12 dicembre 2008
Cari Amici Italiani,
Vi scrivo da una New York che trema da tante notizie e scosse sociali e politiche. Ma qui aspettiamo con ottimismo l'alba dell'era Obama. Lui diventa presidente il 20 gennaio a mezzogiorno e proprio una settimana dopo sono il relatore ad un convegno internazionale che si terrà a New York sul vino italiano. Il mio soggetto è la Vendemmia 2008. Siccome questa seduta (a prima colazione, alle 8h --impossibile) sarà la prima dell'intero convegno, devo essere più che bravo. Perciò, vi scrivo per sollecitare le vostre opinioni e reazioni alla mia domanda, "Com'è andata la vendemmia del 2008. Che futuro prevedi per i vini di quest'anno?"
Quando faccio la mia presentazione, includerò un insieme delle vostre opinioni. Se volete che io non ti nomino insieme alla tua opinione, basta dirmi. Le regioni che fanno gli sponsor di questa conferenza sono l'Abruzzo, la Calabria, la Lombardia, la Toscana, il Veneto, più il consorzio del Brunello di Montalcino. Però, è la mia intenzione di parlare di tutte le regioni.
Mi accorgo che scrivo non solo ad amici nel mondo del vino ma anche amici intenditori che amano bere il buon vino e sono fieri della tradizione in Italia. E' anche un modo per me di salutarti e mandare gli auguri per un buon Natale ed un 2009 nel quale i nostri sogni più forti siano tutti realizzati.
Puoi prendere un po’ di tempo e mandarmi qualche riga sui tuoi pensieri della vendemmia 2008, sia nella tua regione che in altre che ti interessano.
Programma totale: http://www.italianmade.com/vino2009/program.newyork.cfm
NEW YORK - Monday, January 26th
5:00pm The Waldorf Astoria Hotel, Empire Room
Press Conference Introducing VINO 2009 - Italian Wine Week
Welcome/Greetings by Aniello Musella, Trade Commissioner and North America Area Director
Proclamation of Italian Wine Week by the representative of the Mayor of the City of New York
6:00pm The Waldorf Astoria Hotel, Empire Room
Reception Inaugural Welcome Reception
Tasting of Italian premium sparkling wines.
NEW YORK - Tuesday, January 27th
8:00am The Waldorf Astoria Hotel, Hilton Room
Breakfast The 2008 Vintage in Italy
Speaker: Fred Plotkin, Author and journalist
Panelists: Giuseppe Martelli, President Assoenologi
Darrell Corti, Corti Brothers, Sacramento
Davide Pinzolo, Marketing Winebow
Cari Saluti da Fred a New York,
Fred Ploktin
Pieve Ligure: 13 dicembre 2008
Caro Fred,
che piacere leggerti. Sei sempre un vulcano di attività. Qui piove orami dai primi di ottobre e si sono abbatuti su tutta la Liguria, pioggia, neve, venti fortissimi provocando grandi disastri. Non aver aderito al Protocollo di Kyoto da parte di Bush e dei suoi amici leggi Berluscono ha provocato un cambiamento radicale del clima anche qui in Liguria. Che tu sai essere mite. Questo problema si è riverberato negativamente su tutta l'agricoltura. Vendemmia compresa. Anche se i la produzione vinicola ligure non è particolarmente cosistente. La vendemmi pare sia stata abbastanza buona così la qualità dei vini prodotti. Forse c'è qualche problema per lo Sciacchetrà che richiede molto sole.
Ti segnalo che ci sarà un aumento consistente della produzione del vino di Coronata, collina nel cuore di Genova, in quanto l'intera area è stata affidat ad un buon produttore che la sta valorizzando. Se vuoi saperne di più contatta Daniela Bernini di Recco che ne pura le pubbliche relazion (daniela@dimensioneriviera.it).
Fai pure l'uso che vuoi di quanto ti ho scritto citando il mio nome.
Questa sera c'è una cena per Santa Lucia a casa mia con molti amici compresa Margherita. Peccato che tu non sia con noi,
Un abbraccio,
Pietro
New York: 14 dicembre 2008
Caro Pietro,
sei il primo a rispondermi e ti ringrazio. Essendo della Liguria, conta di più.
Anche qui negli USA il tempo e' strano. Ha nevicato molto (e stranamente) a New Orleans e c'erano piogge fortissime in tutto il Paese. Lincoln Center a New York assomigliava Piazza San Marco a Venezia durante le recenti acque alte.
Ora qui gli USA sono impazziti. L'economia (Bushiana, dobbiamo ricordare) e' in un crollo mai visto. Obama ha davanti a se delle sfide grandissimi. Io sono convinto che ha la capacità di migliorare la situazione ma ci richiede una sforza e voglia enorme per risanare la nazione. Io sto cercando di andare avanti, facendo lavori di tanti tipi che m’interessano e che anche danno un senso di speranza, illuminazione e piacere ad altri. Ad esempio, a New York University sto facendo una serie di conferenze sull'Opera italiana. La prossima, questo martedì, e' su Puccini (il quale compie i 150 anni il 22 dic).
Mi piacerebbe essere con voi stasera. Salutami a tutti. Margherita aveva il suo compleanno due giorni fa.
Un abbraccio,
Fred
Cari Amici Italiani,
Vi scrivo da una New York che trema da tante notizie e scosse sociali e politiche. Ma qui aspettiamo con ottimismo l'alba dell'era Obama. Lui diventa presidente il 20 gennaio a mezzogiorno e proprio una settimana dopo sono il relatore ad un convegno internazionale che si terrà a New York sul vino italiano. Il mio soggetto è la Vendemmia 2008. Siccome questa seduta (a prima colazione, alle 8h --impossibile) sarà la prima dell'intero convegno, devo essere più che bravo. Perciò, vi scrivo per sollecitare le vostre opinioni e reazioni alla mia domanda, "Com'è andata la vendemmia del 2008. Che futuro prevedi per i vini di quest'anno?"
Quando faccio la mia presentazione, includerò un insieme delle vostre opinioni. Se volete che io non ti nomino insieme alla tua opinione, basta dirmi. Le regioni che fanno gli sponsor di questa conferenza sono l'Abruzzo, la Calabria, la Lombardia, la Toscana, il Veneto, più il consorzio del Brunello di Montalcino. Però, è la mia intenzione di parlare di tutte le regioni.
Mi accorgo che scrivo non solo ad amici nel mondo del vino ma anche amici intenditori che amano bere il buon vino e sono fieri della tradizione in Italia. E' anche un modo per me di salutarti e mandare gli auguri per un buon Natale ed un 2009 nel quale i nostri sogni più forti siano tutti realizzati.
Puoi prendere un po’ di tempo e mandarmi qualche riga sui tuoi pensieri della vendemmia 2008, sia nella tua regione che in altre che ti interessano.
Programma totale: http://www.italianmade.com/vino2009/program.newyork.cfm
NEW YORK - Monday, January 26th
5:00pm The Waldorf Astoria Hotel, Empire Room
Press Conference Introducing VINO 2009 - Italian Wine Week
Welcome/Greetings by Aniello Musella, Trade Commissioner and North America Area Director
Proclamation of Italian Wine Week by the representative of the Mayor of the City of New York
6:00pm The Waldorf Astoria Hotel, Empire Room
Reception Inaugural Welcome Reception
Tasting of Italian premium sparkling wines.
NEW YORK - Tuesday, January 27th
8:00am The Waldorf Astoria Hotel, Hilton Room
Breakfast The 2008 Vintage in Italy
Speaker: Fred Plotkin, Author and journalist
Panelists: Giuseppe Martelli, President Assoenologi
Darrell Corti, Corti Brothers, Sacramento
Davide Pinzolo, Marketing Winebow
Cari Saluti da Fred a New York,
Fred Ploktin
Pieve Ligure: 13 dicembre 2008
Caro Fred,
che piacere leggerti. Sei sempre un vulcano di attività. Qui piove orami dai primi di ottobre e si sono abbatuti su tutta la Liguria, pioggia, neve, venti fortissimi provocando grandi disastri. Non aver aderito al Protocollo di Kyoto da parte di Bush e dei suoi amici leggi Berluscono ha provocato un cambiamento radicale del clima anche qui in Liguria. Che tu sai essere mite. Questo problema si è riverberato negativamente su tutta l'agricoltura. Vendemmia compresa. Anche se i la produzione vinicola ligure non è particolarmente cosistente. La vendemmi pare sia stata abbastanza buona così la qualità dei vini prodotti. Forse c'è qualche problema per lo Sciacchetrà che richiede molto sole.
Ti segnalo che ci sarà un aumento consistente della produzione del vino di Coronata, collina nel cuore di Genova, in quanto l'intera area è stata affidat ad un buon produttore che la sta valorizzando. Se vuoi saperne di più contatta Daniela Bernini di Recco che ne pura le pubbliche relazion (daniela@dimensioneriviera.it).
Fai pure l'uso che vuoi di quanto ti ho scritto citando il mio nome.
Questa sera c'è una cena per Santa Lucia a casa mia con molti amici compresa Margherita. Peccato che tu non sia con noi,
Un abbraccio,
Pietro
New York: 14 dicembre 2008
Caro Pietro,
sei il primo a rispondermi e ti ringrazio. Essendo della Liguria, conta di più.
Anche qui negli USA il tempo e' strano. Ha nevicato molto (e stranamente) a New Orleans e c'erano piogge fortissime in tutto il Paese. Lincoln Center a New York assomigliava Piazza San Marco a Venezia durante le recenti acque alte.
Ora qui gli USA sono impazziti. L'economia (Bushiana, dobbiamo ricordare) e' in un crollo mai visto. Obama ha davanti a se delle sfide grandissimi. Io sono convinto che ha la capacità di migliorare la situazione ma ci richiede una sforza e voglia enorme per risanare la nazione. Io sto cercando di andare avanti, facendo lavori di tanti tipi che m’interessano e che anche danno un senso di speranza, illuminazione e piacere ad altri. Ad esempio, a New York University sto facendo una serie di conferenze sull'Opera italiana. La prossima, questo martedì, e' su Puccini (il quale compie i 150 anni il 22 dic).
Mi piacerebbe essere con voi stasera. Salutami a tutti. Margherita aveva il suo compleanno due giorni fa.
Un abbraccio,
Fred
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