venerdì 27 giugno 2008

Il Perù di Mara Dellavalle

Mara Dellavalle, di Collegno (Torino), mi ha scritto dopo essere stata in Perù utilizzando la mia guida. Ecco le sue osservazioni rispetto ai luoghi che ho descritto. La ringrazio. Mi saranno utili per la prossima edizione della guida Perù. Spero che altri miei lettori seguono l’esempio di Mara.



Gent.mo Sig. Tarallo,

sono tornata da poco dal mio ultimo viaggio in Sud America, precisamente dal Perù, e mi è venuta voglia di scriverle, anche autorizzata dalla sua richiesta di consigli nell’introduzione delle sue guide.

Ho già viaggiato con "lei" in Cile e in Ecuador e mi sono sempre trovata bene, per cui ho scelto la sua guida anche per il mio ultimo viaggio. L'ho tradita solo nel mio viaggio in Argentina, dove invece ho viaggiato con la ex mitica guida CLUP.

Le spiego che tipo di viaggiatrice sono. I miei viaggi sono assolutamente tutti organizzati, ma non in gruppo. Ho trovato nella mia città, Torino, un tour operator che ormai da 5 viaggi soddisfa pienamente le mie esigenze. Io mi scelgo un itinerario di massima proposto e poi alle volte chiedo delle modifiche e delle aggiunte. Per decidere le aggiunte, spesso uso le sue guide. Io non scelgo né ristoranti né hotel e spesso scopro, con mucho gusto, che sono quelli che lei ha segnalato.

Ovviamente qualche cambiamento rispetto alle sue informazioni c'è, ma in genere di poco conto. Comunque ritengo che sia giusto segnalarle alcune cose sul Perù, sperando di esserle utile.

1)Arequipa, le consiglio di aggiungere delle informazioni sulla mummia della Niña Juanita. L'ho trovata molto interessante e particolare.

2)A pag 134 aggiungerei delle informazioni sul Museo Nacional Sican o farei un collegamento con le spiegazioni successive sul Santuario Historico Bosque de Pomac-Batan Grande.

3)A pag 132 (Museo Tumbas Reales de Sipan), lei cita “l’animatrone” e lo descrive come "un pupazzo animato". In realtà io ho visto molti manichini animati raffiguranti personaggi del tempo, con abiti tipici e svolgenti diverse azioni (ad esempio suonare)

4)Tra pag. 123 e 133 c'è un'incongruenza. Lei definisce la Huaca del Sol come la più alta piramide del mondo in adobe (e credo sia così) e poi definisce la Huaca Larga (della Valle di Tucume) come la più alta del Sud America sempre in adobe.

5)A pag 160 le segnalo che la Chiesa di Maca, che lei indica come mezza diroccata, ora è perfettamente ricostruita.

6)A pag.173 indica la città di Celendin situata sul Rio Marañon e poi anche quella di Balsas. Io ritengo che sia corretta solo la seconda informazione.

7)A pag 174 lei consiglia di raggiungere Kuelap con un sentiero e un passeggiata molto lunga. Ora si raggiunge anche con una strada (37 km), sempre da Tingo, assolutamente sterrata e a strapiombo. Poi solo con 20 minuti di cammino. Non è consigliabile a chi soffre di vertigini, ma è molto interessante.

8)Io aggiungerei, sempre nella zona dei Chachapoyas, alcune notizie sui siti di Makro, Revash e Karajia.

9)Pag 213 treno per Machu Picchu. Dal 2008 la maggior parte dei treni non parte più da Cuzco, ma da Ollantaytambo. Così mi è stato detto. Una conferma l’ho avuta quando al ritorno, i pochi passeggeri, oltre a me, avevano tutti qualcuno che li aspettava per tornare a Cuzco.

Magari alcune delle cose che le ho scritto le saprà già.

La ringrazio comunque se leggerà questa mia mail e la saluto cordialmente

Mara Dellavalle, sua affezionata lettrice.

sabato 21 giugno 2008

Giava, Bali e Singapore di Maria Margherita Folzani

Buongiorno Pietro Tarallo,

ci siamo incontrati una sera in un piacevole ristorante a Yogyakarta negli ultimi giorni di maggio del 2008 : non dovrebbe essere difficile ricordarsi di due donne italiane incontrate per caso a Giava , anche perchè non credo che Lei e il suo amico avrete incontrato molti altri turisti italiani in quella zona.
Mi aveva invitato a raccontarle come era andato il viaggio .
Parto allora dalla fine.

Singapore
E' città moderna, con molto verde e bei viali, pulita, funzionale, grandi centri commerciali; accoglie 10 milioni di turisti l'anno (ecco perché ha l'aria di un gigantesco parco giochi), un po' fredda come tutti i posti abitati da cinesi; bello il giardino delle orchidee.
L'avrei volentieri evitata, ma la mia compagna di viaggio voleva aggiungere un'altra nazione al suo elenco ed avevo un po' di rimorso dopo tutti i tempietti giavanesi e balinesi che le avevo imposto.

Bali.
L'avevo vista 20 anni fà e mi sembrava già un po' turistica, oggi è assolutamente turistica (zona di Sanur); la gente è gentile, ma è una gentilezza un po' affrettata, quasi dovuta al turista. Il nord verso Lovina sembra invece la Bali di una volta, anche la gente è più accogliente. I templi sono belli , solo i più famosi hanno presenza di visitatori. Mi permetto di segnalare alcuni alberghi: a Sanur il Tangjuri Sari (davvero bellino, tranquillo ed accogliente, uno dei primi boutique hotel), a Ubud l'Hangling Garden (stupefacente serie di bungalow abbarbicati sul costone di una montagna in mezzo alla foresta, con piscina in camera, unici rumori : gli uccelli, la ranocchietta che sguazza nella piscina e il pesante e cupo 'silenzio' della foresta, bella esperienza da raccomandare; molto deludente il tanto elogiato ristorante con cuoco francese allievo di Alain Ducasse -cibo troppo elaborato per essere servito così rapidamente e sospetto personale che sia preparato con molto anticipo, congelato e abilmente riscaldato con microonde- ), il Matahari Resort a ovest di Lovina (bellissimo, un'oasi di pace; eccellente il ristorante -forse il miglior pasto consumato in Indonesia- e bravissimo il giovane chef). Segnalo anche il ristorante italiano Massimo (chef e proprietario Massimo Sacco) a Sanur : ha l'arredamento spiccatamente italianizzato dei ristoranti italiani fuori Italia (es. USA), e il cibo è davvero buono e freschissimo. Un bello spettacolo è stata la danza Legong , mentre ho volutamente scartato la danza Kekac o delle scimmie , di cui avevo un pessimo ricordo. Mi hanno detto che la spiaggia è di sabbia di grana grossa, con piccoli residui e quindi non bellissima: io non me ne intendo e non sono responsabile di un tale commento.

Giava
Jakarta è una megalopoli polverosa e caotica; il suo museo nazionale è polveroso e caotico (da raccomandare solo agli appasionanti che sanno individuare cosa guardare nelle anonime infilate di statue e teste); anche l'hotel Mulia Senayan è grandioso e caotico , ma incredibilmente la confusione e il via vai continuo dell'abbondante personale sono perfettamente organizzati e produttivi.
Yogyakarta è finalmente come ci si aspetta che sia una città indonesiana. Siamo state a Dieng Plateau e a Gedung Songo: una gita un po' lunga ma i panorami verso l'interno erano stupendi , almeno una delle due mete è da consigliare in un viaggio.Belli i templi di Prambanan ingabbiati dal restauro e naturalmente bello il Borobudur: certo però che dopo avere letto tanti libri e visto tante fotografie del Borodubur avvolto dalle brume dell'alba o del tramonto, con i volti ascetici dei buddha che pur con gli occhi abbassati vedono tutto il mondo e sono compenetrati nel tutto e nel nulla del nirvana, trovarsi in pieno sole là sopra con nugoli di ragazzi vestiti di nero, con occhiali neri e capelli drizzati col gel che seduti di fianco ai poveri Buddha sghignazzano, si mandano messaggi col telefonino, si fotografano solo tra loro (non i buddha) è un po' desolante. Non ho pensato a fotografare Lei, Tarallo: il giornalista di viaggi, con l'aria del vero viaggiatore vestito di bianco armato di macchina fotografica che guarda immobile e stupefatto quello spettacolo di giovinastri che saltellano tra gli stupa terminali del Borobudur. Ma di queste cose è meglio non parlarne nelle guide, è meglio partire con il sogno. Piacevole è stata la danza Ramayana davanti a Prambanan.
Consiglio la gita verso il monte Lawu e la visita dei Candi Ceto e Candi Sukuh: panorami bellissimi, salite erte, monumenti strani totalmente animisti , punto finale della parabola giavanese prima dell'occupazione islamica, dal culmine del classicismo indiano del Prambanan al ritorno ai culti ancestrali. L'hotel di Blitar Tugo hotel è non grande ma austero e molto signorile (è stato una residenza di Sukarno); ottimo il ristorante.
Bello il complesso di Panataran, nonchè tutti i tempietti che circondano ad anello Malang : per apprezzare il valore degli innumerevoli bassorilievi che tappezzano le pareti di questi monumenti si raccomanda un po' di preparazione altrimenti sembrano vignette con personaggi macchiettistici. L'hotel Tugo a Malang è uno dei più belli mai visti : stanze a tema che si susseguono, arredamenti di antiquariato, vetrine con bronzi cinesi e statuine Han e Tang, inserimenti moderni con gusto, giardini, una meraviglia per gli occhi e per la mente, cibo e servizi eccellenti, una esperienza da fare e da raccomandare.
Avevo inserito la visita di 2 fontane cerimoniali sui monti limitrofi, ma dato che le notevoli sculture che le decoravano sono state tutte rimosse e collocate al museo di Trowulan, e quindi non c'è proprio gran che da vedere, nonostante i commenti di vari libri, consiglio di soprassedere.
Alla fine c'è stata la gita verso il monte Bromo ed attesa dell'alba sul vulcano. Situazione: sveglia alle 3 del mattino, intirizziti dal freddo saliamo sulla zona panoramica, altre 50 persone ci hanno preceduto, ci avvolge una fitta nebbia, l'alba arriva ma nessuno se ne accorge causa la nebbia, scendiamo e ci dicono sottovoce : "la nebbia? c'è quasi sempre è molto raro vedere l'alba " . Il giro al cratere ed altri panorami ci fanno dimenticare la delusione ma non la faticaccia.
Carina è stata la gita nel pomeriggio al Taman Safari. Da noi si tengono gli animali lontani dalle auto che passano, qui con un sapiente sistema di reti restano a fianco della strada : bello e divertente.
Poi da Surabaya ci siamo imbarcati per Bali.

Vorrei segnalare infine alcune piccole cose: la grande pulizia (molto diverso da altri paesi del sud-est asiatico), la gentilezza della gente, i piccoli e semplici giardini meticolosamente sistemati e curati da anziani e orgogliosi custodi intorno ai templi anche più piccoli, l'attenzione alla tutela del loro patrimonio culturale, il notevole gusto estetico e artistico di questo popolo.
Nel complesso un viaggio molto bello e da me tanto atteso ; non è proposto in questi termini nei viaggi organizzati di gruppo (2 giorni a Yogyakarta con Borobudur, puntatina a Sumatra per le case dei Toraja, poi settimana a Bali) e quindi ho aspettato di trovare compagni di viaggio adeguati alla esperienza, che io ho costruito come volevo . Questo mi è stato permesso anche dalla competenza della agenzia di viaggi di Parma (Simoni Viaggi) , che sulla base mio progetto di viaggio contatta esperti corrispondenti locali senza passare dai tour operator: mi hanno detto che non tutti lo sanno fare. Preciso come un orologio il corrispondente locale Lotus Travel ; comunque ho imparato di mettere sempre nero su bianco ogni singolo luogo, monumento, spettacolo, ecc. che si vuole vedere/fare e di avere la conferma del tutto prima della partenza : in questo modo non ci sono storie, rifiuti, dinieghi e si può pretendere il completo adempimento del programma previsto.

Davvero come ultima notizia, vorrei segnalare una piccola libreria antiquaria di Parma che pare sia una delle più specializzate in Italia su libri aventi come argomento il continente asiatico: "Libri dall'Asia" www.libridallasia.it di Mario Rossello, lui stesso esperto viaggiatore dell'area himalayana.

Spero che qualche mia esperienza, osservazione o notizia Le possa tornare utile .
Ho letto il suo blog e ho visto un paio di affermazioni da contestare: mi inserirò nei prossimi giorni.
Auguri per il suo nuovo libro.

Maria Margherita Folzani
Felino (Parma)

giovedì 5 giugno 2008

Appuntamenti di giugno

APPUNTAMENTI DI GIUGNO


Sono appena tornato dall’Indonesia, ultima mia tappa, ed ecco gli incontri in programma per giugno.
Parlerò a Genova di luoghi vicini e lontani, delle problematiche del turismo sostenibile e del fenomeno B&B nella Superba.
Non mancate di venire se siete a Genova.

Giovedi 5 giugno alle ore 18
Palazzo della Provincia-Salone della Minoranza
Presentazione del libro di Renzo Garrone di RAM sul turismo ecosolidale e sostenibile.
Una summa enciclopedica su queste tematiche. Le sole che possano salvarci dal turismo di massa. Flagello apocalittico ormai alle porte. Oltre 70 milioni di Cinesi e Indiani sono pronti ad invadere l'Europa e l'Italia ogni anno. Che ne sarà di Venezia, Pisa, Roma ecc?


Venerdì 6 giugno alle 18 alle 22
Kerala e Andamane, paradisi dell'India
L'appuntamento è a Sestri Ponente, nella storica sede della Giglio Bagnara,
Spiagge incantate, le backwaters, ovvero le lagune dove si naviga su confortevoli houseboats; i resorts e le beautyfarms in cui la sapienza antica della medicina ayurvedica è applicata con assoluta autenticità e dedizione... tutto questo è il Kerala!
Nelle vetrine e al piano terra di Giglio Bagnara potrete rivivere un viaggio attraverso il magico scenario del Kerala, raccontato con parole ed immagini scattate personalmente da Pietro Tarallo.(www.pietrotarallo.it)
Dalle 19 alle 21 HAPPY HOUR tropicale proposto da BANANO TSUNAMI


Mercoledì 11 giugno alle 16
Museo di Sant'Agostino-Sala Conferenze
Piazza Sarzano 35 r
Aurelia e le altre
Premiazione del premio letterario che ha avuto come soggetto ispiratore la Via Aurelia, promosso dalla Regione Liguria.


Mercoledì 6 giugno alle 18,30
Suq-Porto Antico
I viaggi sul tappeto: Estremi Orienti
Racconterò dei miei ultimi viaggi in Estremo Oriente. Mentre i partecipanti potranno narrare i loro viaggi più belli.

Lunedì 16 giugno alle18,30
Suq-Porto Antico
I viaggi sul tappeto: America Latina e dintorni
La mia America Latina dal Messico a Cabo Horn. Mi accompagneranno con i loro racconti di viaggio i partecipanti all'incontro.


Martedì 17 giugno dalle 9 alle 17
Palazzo Tursi-Sala Rappresentanza
Via Garibaldi
Convegno sul B & B a Genova
Esperti del settore parleranno delle problematiche dell'accoglienza nelle case private e non. A me toccherà sottolineare il successo avuto dall'iniziativa genovese.


Sabato 21 giugno dalle 21 alle 24
Trogoli di Santa Brigida
Noche Argentina
Grande festa argentina in piazza organizzata dal Consorzio dei Trogoli di Santa Brigida e dalla Libreria Finisterre. Aprirà la serata “el fuego” del solstizio d’estate. Presentazione della mia guida “Argentina”, proiezione di immagini, musiche e tanghi argentini intrecciati da una coppia genovese (Ilaria e Lio). Testimonianza sulla tragedia degli anni di piombo durante la dittatura militare. Ma anche degustazione di vini e cibi argentini.