domenica 23 maggio 2010

Il mestiere più bello del mondo

Egregio signor Tarallo,

ammiro molto il Suo lavoro e il Suo coraggio.

Lei è il ritratto della figura del corrispondente alla quale mi ispiro: una persona che non svolge il proprio lavoro di ricerca confinato dietro un monitor, ma calandosi in una diversa realtà, con i tutti suoi rischi. Purtroppo questo è un aspetto che poche persone riescono a comprendere, a maggior ragione perchè sono una ragazza. Non capiscono perchè accetti di trovarmi in situazioni potenzialmente pericolose quando potrei scrivere un articolo sostanzialmente senza muovermi. Io però voglio raccontare aspetti scomodi, che non comparirebbero sulle pagine dei giornali se qualcuno non si prendesse la briga di verificare personalmente.

Mi perdoni quindi se approfitto della Sua professionalità e della Sua esperienza per chiedere consiglio in merito ad alcuni reportage corredati da fotografie (che scatto spesso per lavoro), che vorrei realizzare nell'area caucasica e dell'ex URSS: troppo spesso si pensa che i conflitti e le situazioni critiche che spariscono dalle pagine dei giornali siano sopiti.

Ho collaborato per quasi tre anni a "Topgirl" (qui ho curato reportage di viaggi in relazione ad un pubblico giovane e con un budget ridotto a disposizione).
Al momento scrivo fiabe per "Focus Pico" e articoli/fiabe per il sito www.nostrofiglio.it

Come Le ho anticipato, mi piacerebbe realizzare come free-lance uno o più reportage nell'area caucasica (Azerbaijan/Armenia e Georgia /Ossezia) ed alcuni paesi dell´ex URSS, in particolare la Bielorussia (che sarà la mia prima destinazione), dove mi piacerebbe lavorare soprattutto sulla diversa percezione del governo Lukashenko da parte delle due generazioni che lo hanno vissuto.

Come posso proporre reportage realizzati sul posto? Purtroppo non so bene come muovermi perchè ho sempre lavorato per riviste con un target di età giovanile appartenenti alla medesima casa editrice.
Pensavo a "D-La Repubblica delle Donne", "Donna moderna" o "Elle".

Secondo Lei dovrei rivolgermi anche a testate estere? Sono laureata in lingue e ho effettuato uno stage in una redazione tedesca pochi mesi fa.

Spero in un Suo gentile riscontro.

Ringraziando per l´attenzione porgo cordiali saluti e Le rinnovo i miei più sentiti complimenti,

Ilaria Prada

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Cara Ilaria,

è legittima la sua aspirazione. Per uscire dalle strettoie di un giornalismo di intrattenimento e di servizio e solo turistico che mi pare asfittico e affollato da troppi colleghi. Difficile da realizzare visto la situazione dei giornali che non investono più.

A chi proporre i suoi reportarge? Le consiglio D, Io Donna, Famiglia Cristiana, L'Espresso, Diario. Lascerei perdere Elle, Donna Moderna ecc che mi paiono lontani dalle sue tematiche.

Mi faccia sapere come si sviluppa il suo impegno.

Non ricordo se vive a Genova. Comunque le allego l'invito per per la presentazione del documentario Migrantes. Se viene ne parliamo a voce.

A presto,

Pietro Tarallo

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